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IL CENTRAVANTI DI SCORTA E POI? VIA ALLE STRATEGIE DEL MERCATO, MA NON CI SARANNO FUOCHI D'ARTIFICIO. LA FIORENTINA È UNA NEONATA, INUTILE AVERE FRETTA. E DUE ACQUISTI SONO GIÀ A DISPOSIZIONE DI PALLADINO

di Lorenzo Di Benedetto

Sosta di novembre uguale prime voci di mercato. La Fiorentina gode, così come i suoi tifosi e il secondo posto in classifica, alla pari di Atalanta, Inter e Lazio, farà trascorrere le prossime due settimane con il sorriso sulle labbra. Sei vittorie consecutive in campionato, otto nelle ultime nove partite, con lo scivolone di Nicosia che è già dimenticato. Un ruolino di marcia che in pochi si sarebbero aspettati, inutile dire il contrario, ma che hanno proiettato Raffaele Palladino e i suoi giocatori all'interno di un sogno. Sognare, come si dice spesso e volentieri, non costa niente, e la Fiorentina non ha alcuna intenzione di svegliarsi, con la testa alla gara contro il Como, che potrebbe far continuare la striscia vincente. Prima però il meritato riposto, con la sosta che è arrivata al momento giusto, una volta tanto. Dicevamo del mercato. Giusto parlarne.

Il bomber di scorta.
Il grande obiettivo della dirigenza per il prossimo gennaio sarà quello relativo al centravanti che possa essere il vice Kean e far rifiatare il bomber viola quando dovrà tirare il fiato. Lo abbiamo già detto, e lo ripetiamo volentieri, che la scelta fatta dalla Fiorentina in estate è stata quella giusta. Giusto dare completa fiducia all'ex Juventus e PSG, senza mettergli alle spalle un giocatore che avrebbe potuto creare pensieri nella sua testa, ma adesso è giusto prendere un'altra decisione, perché la Fiorentina che abbiamo visto senza Kean ha dato l'impressione di essere troppo leggera in attacco. Il diktat sarà chiaro: chiunque arriverà dovrà accettare il ruolo di riserva, senza se e senza ma. 

Ci saranno altri colpi?
Per rispondere a questa domanda affidiamoci alle frasi dette e ripetute da tutti i direttori sportivi del mondo: il mercato di gennaio è difficile, nessuno vuole indebolirsi, e trovare giocatori in grado di fare la differenza è molto complicato. Ecco perché sarà difficile vedere fuochi d'artificio nella finestra di riparazione e se andiamo ad analizzare la nascita della nuova Fiorentina è facile capire che non ha senso avere fretta. Le seconde linee, quei giocatori che un anno fa erano i titolari, stanno facendo molta fatica, ma la cosa su cui ci dobbiamo concentrare è il netto miglioramento fatto in estate, grazie a un mercato mirato, giusto, che ha dato ragione in tutto e per tutto alla dirigenza e a Palladino. Il merito dell'allenatore è stato quello di capire che la sua prima idea non era quella giusta. I suoi interpreti non erano adatti per la difesa a tre, e una volta fatto questo scalino tutto ha iniziato ad andare per il verso giusto. Questa stagione è stata quella dedicata ai nuovi titolari, la prossima servirà per rendere la rosa più profonda. La Fiorentina è una neonata, serve tempo.

Due acquisti già pronti.
Nelle ultime giornate di Serie A Palladino ha cambiato pochissimo, si è affidato quasi sempre agli stessi, al netto degli infortuni che hanno reso Beltran e Sottil due titolari aggiunti. Detto che Danilo Cataldi è stato protagonista all'inizio del ciclo vincente della Fiorentina, ci sono due giocatori che non sono stati protagonisti, a causa degli stop rimediati. I nomi sono quelli di Albert Gudmundsson, che ha comunque già segnato tre gol decisivi contro Lazio e Milan, e Marin Pongracic. L'islandese sarà la ciliegina sulla torta, quando avrà risolto i suoi problemi muscolari, mentre l'ex Lecce sarà una valida alternativa alla super coppia formata da Ranieri e Comuzzo, che continueranno chiaramente a essere titolari. Dimentichiamoci il Pongracic di inizio stagione, quello che faceva una grande fatica nella linea a tre. Con il nuovo assetto sarà tutta un'altra storia, questo è certo. Prima lo sprint da fine novembre a fine anno, poi il mercato. La Fiorentina ha tracciato la sua strada per continuare a sognare in grande.


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