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IL FUTURO DI LJAJIC SI DECIDE OGGI IN UN HOTEL DEL CENTRO. PORTIERE E ALTRI COLPI: PRIMA SERVE SFOLTIRE

di Marco Conterio

Un tavolo per sette persone in un noto albergo del centro storico di Firenze. Ci sarà Fali Ramadani, ci sarà il padre del ragazzo, ci sarà la Fiorentina, sarà in ballo il futuro di Adem Ljajic. E' il giorno decisivo, per il futuro del serbo: la Fiorentina spera sempre nel rinnovo di contratto del numero 22 ma i segnali che arrivano sono contrastanti. Precontratti firmati, chiaro, adesso non sono regolari e consentiti: che Ljajic abbia discusso del suo futuro, tramite l'entourage, con il Milan, è il segreto di Pulcinella. La Fiorentina ha deciso di evitare un caso Montolivo-bis, dunque o rinnova o saluta il Cupolone. L'Atletico Madrid è alla finestra, pronto a chiamare Ljajic a gran voce: il summit con la Roma potrebbe portare ad una partenza verso la Capitale (Adrian?) e dunque ai contanti buoni per comprare la punta viola che ora i Colchoneros non hanno. Occhio, però: sussurri di mercato vogliono anche i capitolini sulla scia del giovane Adem, così come le ultime due pretendenti deluxe straniere: Liverpool e Galatasaray. Il tutto, aggiungendo anche un'ultima pretendente italiana, la Juventus. Intrighi, il tavolo a sette di oggi darà risultati pesanti a riguardo. Forse definitivi.

Le altre di mercato: sul portiere, Stefano Sorrentino pare oggi più orientato a vestire la maglia della Sampdoria. Permane lo stallo con Michael Agazzi del Cagliari e la distanza, forse incolmabile, con Julio Cesar del QPR. Diego Alves del Valencia, già obiettivo caldo di Corvino quando militava all'Almeria, un possibile nome di ritorno caldo ora dopo ora. Costa 5 milioni di euro ma per mettersi in casa un altro giocatore importante, la Fiorentina vuole cedere. Anzi. Deve. Mounir El Hamdaoui, Ruben Olivera, Juan Manuel Vargas. Tutti ingaggi che adesso bloccano un colpo tra i pali e, magari, anche uno tra difesa e centrocampo. Altri tasselli che la Fiorentina vorrebbe incastonare nella paroure di Montella ma che oggi non vuole permettersi per chiare ed ovvie, quanto comprensibili, ragioni di bilancio. Sicché non resta che attendere, considerando il "mercato chiuso" di Pradè un passo necessario per non scoprire le proprie carte.

 

Di Marco Conterio
Responsabile di redazione Tuttomercatoweb.com