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IL MERCATO MILANESE DI CORVINO-FREITAS E LE ENTRATE CHE DIPENDONO DALLE USCITE. IL CICLO DEL FUTURO È TUTTO NELLE MANI DEI DELLA VALLE

di Marco Conterio

Pantaleo Corvino, direttore dell’area tecnica della Fiorentina, è ripartito alla volta di casa insieme al ds Carlos Freitas da Milano. Una tre giorni di incontri, di calciomercato. Di semina in attesa delle cessioni perché la volontà della proprietà e dei Della Valle resta la stessa: senza partenze, nessun acquisto. Per questo, Corvino e Freitas hanno incontrato a più riprese l’entourage di Sebastian Cristoforo, di Maxi Olivera e di Carlos Sanchez. La sostanza: sono arrivate, per i due centrocampisti, richieste concrete di prestito dall’Italia ma la Fiorentina vuole monetizzare. Poco, pochissimo, per Olivera: c’era il Cagliari che ha però virato sul greco Lykogiannis, nonostante la richiesta di Diego Lopez. Saranno giorni e ore di ulteriori contatti, per trovare soluzioni tra Italia ed estero per i tre calciatori ma non è facile per le offerte che non arrivano. Per questo gli arrivi scarseggiano: Soucek dello Slavia Praga è nome che piace tanto ma i cechi vogliono la Champions League e lo faranno partire solo in estate. Corvino e Freitas hanno incontrato anche Martin Guastadisegno, agente di tanti giocatori di rilievo argentino tra cui German Pezzella. In breve: l’intenzione di anticipare il riscatto non c’è ma perché non avrebbe motivo di esserci. Limati i dettagli, c’è l’accordo perché la Fiorentina lo acquisti a fine giugno per una cifra che adesso non sarebbe abbassata e che tutte le parti sono concordi che sia versata in estate. Resterà? È la volontà del giocatore. Dell’entourage. Della dirigenza. E della proprietà? Sarà un bel test, l’estate. Il monte ingaggi era quello chiesto dalla famiglia Della Valle all’inizio del nuovo ciclo: 32 milioni, 37 eventualmente al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi. Adesso, la palla della direzione che prenderà la Fiorentina del futuro è nelle mani della proprietà. Le potenzialità per aprire un nuovo ciclo ci sono, se la decisione di trattenere i migliori e i pezzi pregiati, da Chiesa a Veretout, da Astori allo stesso Pezzella, da Simeone a Benassi ci saranno. Gennaio, questo gennaio, servirà per sistemare le alternative, senza aumentare il monte ingaggi: un terzino sinistro titolare, magari Luca Antonelli del Milan può essere il nome giusto e i contatti con l’entourage sono costanti, può essere l’eccezione. In attesa di questi ultimi cinque giorni di nomi a sorpresa.