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IL MOMENTO DELLE SCELTE PER IL FUTURO

di Enzo Bucchioni

Quale sia il male oscuro di questa Fiorentina forse non lo capiremo mai. Le analisi tattiche e tecniche, ma anche psicologiche ormai sfuggono a ogni tipo di valutazione. Quando sembra che il peggio sia passato, che la squadra abbia trovato un minimo di equilibrio e si possa tornare a ragionare di calcio e di prospettive, puntuale arriva come una sul viso una brutale ricaduta nei vecchi mali, nei vecchi atteggiamenti, nei vecchi difetti. Nelle partite senza senso, senz’anima e senza futuro. La gara col Napoli è l’ultimo esempio di una Fiorentina da poco, troppo simile a quella di Mihajlovic, lontana da una concentrazione ottimale, senza rabbia agonistica e con scarsa capacità di stare in campo. Abbiamo la sensazione che anche un allenatore esperto come Delio Rossi a volte si trovi in difficoltà, fatichi a capire quale sia la strada da prendere per uscire definitivamente dalle sabbie mobili. Sulla carta, leggendo i nomi, questa squadra non è certamente inferiore a molte altre e ce lo siamo detto tante volte. Non riuscire a trasformare in valori stabili il potenziale tecnico, non riuscire a dare continuità al lavoro è qualcosa di frustrante per tutti. Evidentemente i problemi sono molti e si sono sedimentati tanto da andare oltre la normale gestione di un gruppo. Alcuni giocatori apportano negatività nello spogliatoio. Altri sono con la testa altrove. Altri ancora non hanno una personalità forte da poter incidere. Mancano i leader e si sapeva, ma qui andiamo oltre. E allora ci chiediamo se in quest’ultima parte della stagione non sia il caso di fare scelte ancora più drastiche di quella che ha portato alla cessione di Gilardino. Potrebbe essere il momento di schierare soltanto i giocatori che avranno un futuro nella Fiorentina o che l’allenatore ritiene funzionali al suo progetto. Ha ancora senso far giocare un Montolivo con la valigia in mano, ancor più moscio del solito? Tanto per fare un esempio. Ma la lista è lunga e per certi versi imbarazzante.  Delio Rossi faccia delle scelte per il presente, ma soprattutto per il futuro: e’ il momento. E, sterzando sul modulo, quel 3-5-2 che ha dato sicurezza e un minino di stabilità non può essere un totem. Contro il Napoli senza attaccanti 'fissi' i tre centrali erano in difficoltà, la storia potrebbe ripetersi contro Di Vaio. Ma parlare di calcio è quasi un dettaglio, per questa Fiorentina ci vuole un trattato di psicologia motivazionale. E forse non basta.

Enzo Bucchioni

Direttore QS (Quotidiano Sportivo)

(Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno)