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IL PRESIDENTE IN RITIRO DA IERI SERA: PER UNA PARTITA CHE VALE TANTO. MEDIANA: JACK IN VANTAGGIO SU CASTRO. COL SASSUOLO SERVE UN SUPER VLAHOVIC, MA LA SALVEZZA PASSA DA UNA BUONA DIFESA

di Mario Tenerani

Rocco Commisso ieri sera ha raggiunto la squadra nel ritiro emiliano perché oggi si giocherà una sfida che per la Fiorentina varrà tanto. Può darsi che ancora Mister Mediacom debba penetrare nelle pieghe del pallone made in Italy, comprendendo fino in fino certi risvolti così bizantini, ma è innegabile che conosca le regole base che hanno sempre animato il calcio. Prima legge: stare vicino al gruppo. Seconda: soprattutto quando le cose vanno male. Il presidente non fa gol, ma può fare tanto su tutto. Sembra una banalità, eppure non è così scontato che il proprietario di un club si comporti così. Oggi, perlomeno. Un tempo no, era tutto diverso. 
I presidenti compravano le società perché impazzivano per il calcio. Le acquistavano anche per ottenere quella visibilità che nei loro settori, per quanto fossero dei leader, era loro  negata. E infine, pure per ampliare il carnet delle relazioni. Il mondo dello sport in tal senso fa miracoli. Però erano soprattutto innamorati del pallone, un fascino irresistibile. Commisso ricorda i patron dei Settanta-Ottanta quando il calcio del Bel Paese era una roba un po’ più seria di oggi. A Rocco piace il football, si diverte nel vivere la propria squadra. Adesso più che un dolce passatempo è un passaggio obbligato, per evitare danni più grandi di quelli già evidenti. 

Non immaginiamo che partita farà oggi la Fiorentina, ma sappiamo che in questa vigilia un presidente ha fatto il presidente. Certo, dovrà continuare a farlo. Programmando un domani diverso e migliore del presente. E del passato recente. Si attendono investimenti. Non esagerati, ma centrati. E’ concesso tutto, ma non sbagliare bersaglio. Stavolta sarebbe imperdonabile. Intanto, però, la salvezza. 
Iachini reclama solidità in difesa ed ha ragione. Beppe ha bisogno che Dusan continui a fare il super Vlahovic, ma soprattutto necessità che la difesa sia meno perforata perché i palloni passano con troppa facilità. La permanenza in serie A passa più dai gol non presi più che da quelli fatti. Gli 8 punti di vantaggio ad altrettante giornate dalla fine, compresa quella odierna, possono consentire alla Fiorentina  di ragionare con i nervi di ghiaccio, andando avanti con piccoli passi costanti. Sono utili anche i pareggi perché alla fine della stagione non manca molto e chi è dietro è costretto sempre a vincere. L’ansia da vittoria è un macigno che può schiacciare chiunque.  

Il Sassuolo ha 13 punti in più dei viola, occupa l’ottava posizione, è portatore sano di buon gioco, grazie anche all’apporto di molti calciatori di qualità ed un allenatore che ha delle buone idee in testa. E che è stato nel radar della Fiorentina quando l’estate scora si pensava di salutare Iachini. Per la cronaca De Zerbi piace ancora ai viola, ma ora è Gattuso a guidare il gruppo dei candidati. 
Oggi mancheranno Caputo e Locatelli, ma rientreranno Berardi e Defrel. Gli emiliani lasciano spazi, fanno manovrare gli avversari, tanto che nelle ultime 8 partite interne gli uomini di De Zerbi hanno sia segnato che subito gol, ottenendo 2 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte. Mentre la Fiorentina nelle ultime 8 partite con Iachini in panchina ha vinto una sola volta, contro l’’Udinese 3-2, addirittura nell’ottobre scorso. 
Per i viola sarà dura, non c’è dubbio. Ma con una tattica assennata ed una attenzione massima, la Fiorentina potrà sperare di portare qualcosa a Firenze. 
La formazione dovrebbe essere questa: Dragowski protetto da Milenkovic, Pezzella e Quarta. Esterni di metà campo Caceres e Biraghi, Pulgar (al rientro dopo la squalifica) in regia, Amrabat e Bonaventura ai lati. Jack è in vantaggio su Castrovilli, ma non è escluso che tutto si possa ribaltare. In avanti si rivedrà Ribery (anche lui post squalifica) con Vlahovic.  
Pochi punti alla meta, ma vanno conquistati.