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ILICIC ORA È UN CASO: LE STRADE PER IL FUTURO. LACUNE NELLA ROSA: ECCO DOVE.

di Marco Conterio

Pacos Ferreira-Fiorentina è stata bella, divertente ed emozionante come il traffico sui viali. Di quelle partite che non restano negli annali ma neppure sui mensili; fortuna che la qualificazione è staccata, peccato pure per il ranking tricolore che non siano arrivati tre punti e per la Fiorentina: perché il primo posto non è solo ruota del pavone da mostrare alle concorrenti, ma viatico spesso necessario per evitare le grandi di Champions, eliminate come terze del girone.

Una partita che mette in mostra tante, forse troppe lacune di questa Fiorentina. Sparar sulla croce slovena parrebbe superfluo, ma è inevitabile parlare di Josip Ilicic. 9 milioni di dubbi, la Viola non può che averne. Al di là di come sta giocando, male per inciso, adesso, la domanda è una: perché spendere così tanti soldi per un calciatore che nel ragionamento tattico di Montella, sia in quello attuale che in quello estivo, non ricopre il ruolo di pedina nello scacchiere? Ilicic è un trequartista, dietro una o meglio due punte. Nella Fiorentina gioca altrove, lui stesso in estate ha dichiarato non velatamente di faticare ad adattarsi all'idea. Perché Pradè e Macia l'hanno acquistato? Al di là del valore tecnico, c'è la questione tattica che non ha ancora una risposta. Una questione a cui potrà rispondere la Fiorentina a gennaio: perché Ilicic potrebbe andare in prestito, sia per giocare con continuità, sia per cercare una nuova maturazione, anche sul profilo tattico. L'idea Genoa, per Lodi, non è fantamercato, idem la pista Lazio ma far cedere Onazi ai biancocelesti non è semplice.

Il Portogallo ha rimesso in luce anche altre lacune. La Fiorentina ha dei capisaldi: Rodriguez, Borja Valero, Cuadrado, Rossi, lo sarà Gomez. Gli altri sono giocatori dal discreto al buono fino al più che buono, con picchi spesso toccati dagli altri mediani per esperienza e qualità, che non fanno però oggi dei Viola una grande squadra. E' un progetto in fieri, in costruzione, per esser nobili c'è tempo. Però è questo il punto: la Juventus, per dirne una, ha una squadra solida e consolidata, con undici giocatori più o meno di livello, dove per le migliorie servirebbero davvero top player. La Roma avrebbe magari bisogno di un ritocco dietro, ma l'undici titolare fa invidia alle grandi. La Fiorentina no: è migliorabile, senza immensi e mastodontici sforzi economici, tra i pali, in difesa, pure in mediana e soprattutto nelle alternative. Bakic è acerbo, Mati Fernandez è ancora mistero tattico, Alonso non è forse all'altezza dell'idea viola, Iakovenko meno ancora, Matos è acerbo. Serve altro, per non cadere con l'Udinese e per non pareggiare a Guimaraes col Pacos Ferreira. Una serata bella come il traffico sui viali. Serve un lampeggiante viola, per rialzarsi col Verona.

 

Di Marco Conterio
Responsabile di redazione, Tuttomercatoweb.com