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IN PERENNE RITARDO

di Tommaso Loreto

La Fiorentina si è imposta, e almeno su entrambe le situazioni più spinose, ha fatto sentire chiaramente la propria posizione. Prima con le parole di Andrea Della Valle su Stevan Jovetic, poi con la decisione di non liberare Behrami per la convocazione in nazionale nel corso delle Olimpiadi di Londra. Una doppia scelta decisa, determinata e, ovviamente, più che legittima. Sia nel caso del montenegrino (che di fatto sarà costretto a uscire allo scoperto se vorrà andarsene) che in quello dello svizzero, per il cui benessere fisico la società ha deciso di tenerlo a Firenze, sotto gli occhi dello staff viola.

Fin qui, insomma, sembrerebbe tutto nella normalità. Anzi, per la verità, l'idea di una società pronta a farsi sentire, e decisa nelle posizioni, potrebbe persino essere positiva. Se non fosse che i tempi e le dinamiche, adesso, rischiano di creare non poche tensioni. Con Behrami in primis, che evidentemente era convinto di andare alle Olimpiadi altrimenti non sarebbe rientrato in anticipo dalle vacanze, ma anche con Jovetic. Sul quale a questo punto si è completamente rovesciata qualsiasi responsabilità sulla decisione finale. Che sia di restare, o andarsene.

Tempi e dinamiche, dicevamo. Perchè la querelle dello svizzero e della sua nazionale poteva forse essere chiarita e gestita con un certo anticipo rispetto a all''immediata vigilia del raduno (venerdì 6 il termine per il rientro dei tesserati) e perchè sul conto del montenegrino, ancora oggi, non è nemmeno troppo chiaro se esistano realmente scritture private, clausole o accordi verbali. Il conto alla rovescia verso l'inizio della nuova stagione, in altri termini, prosegue, ma la Fiorentina sembra ancora farsi prendere di sorpresa dalle situazioni da gestire, e risolvere, affinchè sul campo si pensi solo ad allenarsi. Quasi che si soffrisse di un ormai cronico ritardo patologico.

Perchè d'accordo la necessità di attendere le fasi calde del mercato a metà agosto, e d'accordo aspettare anche risposte importanti da giocatori cardini come Jovetic o Behrami. Ma, al tempo stesso, che ci fosse molto da rifondare lo si sapeva da tempo. Praticamente da quando venne raggiunta la salvezza a Lecce, e non a caso proprio in quella occasione dalla società trapelarono le famose "scelte già fatte". E invece, facendo solo un esempio, sarà curioso capire chi farà il portiere in allenamento da venerdì, o quanti saranno i centrocampisti a disposizione di Montella. Di tempo ce n'è ancora, questo è certo, ma il dubbio resta sempre lo stesso. Ma perchè sul pianeta Fiorentina non c'è mai pace?