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INVENZIONI E CORREZIONI, IL METODO ITALIANO FUNZIONA E L’ASTICELLA DEGLI OBIETTIVI PUÒ ESSERE ALZATA. IL RINNOVO DI KAYODE LA MOSSA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO

di Tommaso Loreto

Scelte che pagano e nuove intuizioni, a poco meno da una settimana dalla ripresa del campionato la Fiorentina di Italiano resta una delle più celebrate d’inizio stagione. Sottolineato da più part il lavoro del tecnico questi restano i giorni delle speranze e delle previsioni, che riguardino i risultati a cominciare dalla gara con l’Empoli, certo, ma anche una certa continuità nelle prestazioni che potrebbe davvero svoltare l’annata dei viola.

A margine delle analisi tattiche su come la terza Fiorentina dell’era Italiano riesca a esprimersi (o sia riuscita a farlo nell’ottima prestazione del Maradona di Napoli) quel che pare più evidente è la rilettura del tecnico di fronte a determinate situazioni, non ultime quelle difensive pagate a caro prezzo soprattutto nel finale delle passate stagioni. La copertura effettuata nel finale di gara di Napoli fa il paio con quella osservata a Udine distanziandosi da espediente singolo (come un anno fa a San Siro contro l’Inter) mentre la correzione in corsa - almeno fino ad ora - ha dato più o meno gli stessi frutti di altri esperimenti.

In passato fu prima l’avanzamento di Torreira in attacco, per riprendersi qualche gol del partente Vlahovic, poi l'adattamento di Quarta ad attaccante aggiunto che s’inserisce nel solco delle recenti invenzioni, mentre la maggiore copertura nei momenti determinanti del match (anche con l’ingresso di un centrale in più) racconta dell’evoluzione dell’allenatore e di come la stia seguendo alla lettera la squadra. In tal senso l’impiego di Spalletti di un Bonaventura in versione viola, premiato dal gol a Malta, testimonia ancora una volta come Italiano resti il primo valore aggiunto di una Fiorentina che adesso può persino giocare senza porsi troppi limiti.

Di certo su quelle che sono state le scelte anche la società può raccogliere i frutti di un indirizzo che ha funzionato pur nella situazione di emergenza per l'infortunio di Dodò. L'operazione che porta al rinnovo di Kayode fino al 2028 ha tempi e modi giusti per il terzino che si è preso la corsia destra anche grazie alla fiducia accordata al termine del mercato estivo dalla dirigenza. Dimostrando, per inciso, come non sempre al talento serva necessariamente una carta d'identità che ne indichi l'età. Dopo l'exploit in avvio di campionato il passo successivo di un contratto più lungo e remunerativo la logica conseguenza che la Fiorentina ha dimostrato di saper affrontare con prontezza, pianificando su Kayode un futuro importante.

Che ci siano squadre più attrezzate è evidente, le stesse milanesi sembrano in grado di lanciare segnali molto chiari al campionato, ma con questa versatilità la Fiorentina di oggi ha tutto per inserirsi nella lotta europea. Senza dover necessariamente tirare in ballo una competizione in particolare, ma certamente facendo affidamento su qualità (in campo e in panchina) che se confermate da qui a fine stagione possono migliorare il piazzamento della passata stagione, anche continuando a inseguire un trofeo sfiorato due volte l’anno scorso.