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IO CREDO IN MARIO

di Redazione FV

Io credo in Mario Gomez. Non c'è frase più esplicita che possa usare dopo le voci e le critiche che sono piovute sul tedesco ultimi giorni. Come ad inizio stagione abbiamo parlato di un Neto meritevole di fiducia, adesso è l'ora di schierarsi in favore di Super Mario. Per 5 mesi è stato costretto a restare fuori dai giochi. Una sofferenza pazzesca sopratutto per chi come lui, in questa stagione si gioca un posto al Mondiale dei mondiali, quello in Brasile. Mesi di riabilitazioni, malelingue e tensione nervosa che affosserebbero il carattere di chiunque. Lui ha continuato a stare vicino alla squadra, come se fosse da anni al cospetto dei tifosi fiorentini. Fin dal primo momento, davanti a quei 25mila cuori viola che lo accolsero al Franchi, fece intuire che Firenze gli era entrata nel petto come una pugnalata, lo aveva colpito e dopo quel giorno si era ripromesso di ripagare quell'affetto con montagne di gol. Solo la sfortuna gli ha fatto tradire questa promessa, almeno a quest'oggi.

Quale momento migliore se non la triplice sfida contro la Juventus per tornare a conquistare i cuori dei più scettici? Mario Gomez si sta allenando come un pazzo per arrivare a domenica con una forma accettabile che gli permetta di provare a scardinare il carro armato bianconero. E' il suo sogno come nella gara di andata lo era stato per Giuseppe Rossi. Pepito aveva respirato a pieni polmoni la carica di una città intera, e grazie a quella scossa ha distrutto gli uomini di Conte segnando una tripletta storica. Ecco, siamo sicuri che in queste ore lo stesso numero 49 abbia contattato i propri compagni, compreso Gomez, per fargli rivivere quella carica che portò ai 15 minuti più belli degli ultimi anni colorati di viola.

Come si fa a criticare un professionista come Gomez? E' alto un metro e novanta e pesa novanta chili, un vero e proprio armadio a due ante che deve recuperare cinque mesi di dolori e ricadute. Psicologicamente ha passato anche alcuni giorni di sconforto, ed ora, nel momento clou ha soltanto bisogno di trovare la giusta scintilla per riprendersi l'entusiasmo con il quale si presentò nel ritiro estivo di Moena. Quello sprint non può arrivare se non con l'aiuto dei tifosi, gli stessi che lo hanno osannato soltanto pochi mesi fa. Per questo ci piacerebbe essere portavoce di un appello: la richiesta chiara e forte del grande sostegno di cui Firenze è capace nei momenti più difficili. La stagione è ad un crocevia fondamentale e la Fiorentina ha bisogno dei gol del tedesco. Juve, Juve e ancora Juve. Il momento di cambiare marcia, tutti insieme, è arrivato e il panzer ha bisogno dei propri tifosi.

In poche parole, "Io credo in Mario" una frase, un auspicio, poche parole da gridare per il sogno anti-Juve guidato dal grande Torero teutonico.

P.S. A scanso di equivoci, la conferenza stampa in programma per oggi alle 13 proprio con protagonista Mario Gomez, è stata voluta dalla società. Un modo per condividere con quotidiani, radio e siti di tutto il mondo il ritorno di uno dei bomber più attesi da tutti i tifosi del calcio mondiale. Il tedesco parlerà senza problemi, anzi proprio per scrollarsi di dosso qualche piccolo sassolino in vista di questa seconda parte della stagione dove lui in primis si aspetta di poter cambiare il corso dell'anno.