IPOTESI FIORENTINA A CASTELLO PER I LAVORI AL FRANCHI. UNO STADIO TEMPORANEO PER I VIOLA
La scorsa settimana, in Palazzo Medici Riccardi a Firenze, il Presidente della Fiorentina Commisso ha partecipato per la prima volta ad un incontro dove gli è stata illustrata la ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi. Nei mesi precedenti, da quando ARUP si è aggiudicata il concorso internazionale di progettazione, solo il DG viola Barone e i tecnici del Club avevano preso parte ad alcuni meeting. Alcuni interrogativi sono stati sciolti, ma uno dei punti chiave è capire cosa fare durante i lavori di ristrutturazione dell'impianto di Nervi, ovvero se intervenire con la Fiorentina che continua a giocarci, oppure far migrare la squadra altrove.
Nei mesi scorsi le alternative al Franchi ipotizzate prefiguravano una Fiorentina lontana molti chilometri dalla città, ma sul tavolo è spuntata una terza opzione: far rimanere i viola a Firenze facendoli giocare in un altro impianto. L'idea da valutare è quella di implementare la capienza di uno degli impianti sportivi cittadini realizzando delle tribune temporanee, affinché si possa garantire la capienza per almeno 10.000 spettatori. In prima fila tra le opzioni c'è lo stadio a Castello (vedi foto), quello a servizio della Scuola Marescialli e Brigadieri dell'Arma dei Carabinieri. L'impianto, sorto dove prima c'era un lago, ha già una capienza di circa 5.000 posti che potrebbero essere implementati con strutture provvisorie.
Trattasi di ipotesi, va ribadito, con i suoi pro ed i suoi contro, ma a Bologna, in previsione della ristrutturazione dello stadio Dall'Ara faranno una cosa simile: nell'area Fico-Caab sarà costruito uno stadio temporaneo che potrà ospitare circa 16.000 tifosi (sarà interamente finanziato dal Club rossoblù con un investimento di 11 milioni di euro); una volta terminati i lavori per il Dall'Ara la capienza si ridurrà a 3.000 e l'impianto resterà a disposizione della Primavera e della squadra femminile felsinea fino alla scadenza della concessione comunale.
Rimanendo a giocare in città, ma non al Franchi, la squadra viola avrebbe garantita la presenza di pubblico di fede viola ed i lavori di ristrutturazione al Campo di Marte potrebbero procedere in maniera più spedita, rispetto ad eseguirli lasciando aperti al pubblico solo una parte degli spalti. Inoltre nell'impianto “temporaneo” non si creerebbe l'ulteriore ostacolo delle chiusure dei settori che in un periodo vedrebbero inaccessibili alcune zone e poi, col procedere dei lavori, l'inibizione in altri settori. Quindi anche la vendita dei biglietti ed eventuali forme di abbonamento, nella struttura alternativa, sarebbe gestibile in maniera migliore. Questa idea, però, ad una prima analisi, presenta anche dei “contro”.
Un impianto sportivo per consentire lo svolgimento degli incontri di Serie A deve rispettare degli standard, sia per quanto riguarda la fruibilità, sia per la sicurezza. Le sedute degli spettatori e l'impianto di illuminazione, ad esempio, non consentono soluzioni improvvisate; così come la separazione del pubblico dal terreno di gioco non può prevedere una rete da pollaio, ma protezioni adeguate. Quanto costerebbe adeguare, seppur con strutture poi rimovibili, un impianto sportivo cittadino che permetta di disputare partite di Serie A? Chi si dovrebbe fare carico dei costi? Sicuramente, se la via fosse percorribile, non si tratterebbe di spiccioli, che uscirebbero quasi interamente dalle casse del Club viola.
Indubbiamente, qualora questa ipotesi si concretizzasse bisogna prendere velocemente una decisione, l'inizio dei lavori a Campo di Marte è previsto per il 2024. Si tornerebbe alle origini...seppur per un periodo, la Fiorentina andrebbe a giocare a Castello, luogo individuato dalla vecchia Proprietà nel 2008 per realizzare l'arcinota “Nuvola di Fuksas”.