.

ITALIANO: ECCO LA FIORENTINA SPETTACOLARE E CORAGGIOSA. SARÀ CALCIO CHAMPAGNE. SERVE UN REGISTA. MA LA FIRMA SUL CONTRATTO NON C’È ANCORA, BLOCCATA DALLE TASSE DA PAGARE. OGGI SI CHIUDE. LO STAFF GIÀ SVINCOLATO DALLO SPEZIA

di Enzo Bucchioni

Quella di Vincenzo Italiano rischia di diventare la clausola rescissoria più complicata della storia del calcio se ancora oggi siamo a discutere di come, quanto e perché pagare. Per dirimere la questione ieri è stato chiamato in causa anche un notaio, ma la vicenda non si è completamente risolta. Che succede? Dopo i tentennamenti della settimana scorsa, nel week end Rocco Commisso ha dato il via libera al pagamento del milione di euro che legava ancora l’allenatore Italiano allo Spezia e la trattativa di fatto è ripresa in varie fasi fra domenica e lunedì con una fitta serie di incontri a Firenze fra il tecnico e i dirigenti viola. Sembrava tutto fatto però…c’è ancora un però.

Secondo indiscrezioni, la clausola sarebbe di un milione, ma netto. La fiscalità su questa sorta di benefit è molto alta. In estrema sintesi affinché nelle casse dello Spezia possa entrare questo benedetto milione netto, devono essere pagati circa 800 mila euro di imposte. La Fiorentina pensava invece di pagare solo un milione e una soluzione fiscale è stata cercata per tutto il giorno, ma non trovata.

Invece di rivolgersi banalmente a un Caf, Italiano ha così dato mandato e di fatto delegato un notaio fiorentino che si occuperà di tutto fino a trovare una strada burocraticamente e fiscalmente accettata sia dallo Spezia che dalla Fiorentina. Ci vogliono i tempi tecnici. E’ vero che i soldi fanno sempre comodo, ma mi rifiuto di pensare che 800 mila euro possano diventare un ostacolo per la chiusura della trattativa. Oggi, probabilmente, quando lo Spezia si ritroverà sul conto il milione netto pagato da Italiano, ma in realtà anticipato dalla Fiorentina, darà il via libera all’allenatore che dal primo luglio potrà firmare per la Viola.

Mi chiedo come abbiano fatto altre società a pagare 30 o 40 milioni di clausola in altri casi, ma quando si parla di Fiorentina c’è sempre qualche sorpresa. Prima o poi sapremo il perché di questo giallo nel giallo. Intanto però qualcosa di positivo è successo. La società ligure ha dato via libera a tutti gli otto membri dello staff di Italiano che nel giro di qualche ora, sicuramente dal primo luglio, non saranno più dipendenti dello Spezia e potranno poi firmare per la Fiorentina. I centomila euro richiesti in un primo tempo per liberare ogni membro dello staff e quindi ottocentomila euro totali, saranno in parte coperti da premi spettanti a questi dipendenti e non ancora corrisposti dallo Spezia, ai quali farà poi fronte la Fiorentina.

Se la situazione s’è sbloccata dopo un pericoloso stallo che ha fatto pensare a un altro fallimento dopo il caso-Gattuso, lo si deve al colloquio fra Rocco Commisso e il presidente dello Spezia Platek, americano come lui, colloquio che è servito a riportare nella normalità i rapporti fra le due società dopo il grande freddo iniziale per lo scippo dell’allenatore. La Fiorentina ha deciso di pagare e pagherà.

Nessun giocatore viola (Dalle Mura? Ferrarini? Montiel?) andrà per ora allo Spezia come risarcimento. Ci saranno però, di sicuro, dei risvolti di mercato nelle prossime settimane. E’ probabile che nascerà un asse Fiorentina-Spezia, qualche esubero o qualche giovane viola potrebbe essere dirottato verso il mare e se Italiano dovesse chiedere qualche suo ex non ci saranno problemi. Insomma fra Rocco e Platek è prevalso il pragmatismo tipico americano, del resto certe dinamiche del calcio non si possono fermare e un allenatore che decide di andar via non si può bloccare. Alla Spezia ci sono rimasti malissimo, ma forse l’errore di Italiano è stato pensare di rimanere ancora sul Golfo dei Poeti.

Vincenzo Italiano è l’allenatore più interessante visto nello scorso campionato e come vi scrivevo da molto tempo, se la Fiorentina avesse avuto idee e coraggio, avrebbe già da tempo pensato e chiuso con lui. C’era l’innamoramento di Rocco per un altro allenatore in carriera come Gattuso, scelta sicuramente ancora più intrigante per il valore del personaggio, ma alla fine sappiamo che le parti non si sono prese.

E allora giusto tornare su Italiano. E’ chiaro che ci sono dei margini di rischio, questo giovane allenatore non ha mai guidato squadre importanti su piazze con tante pressioni come la Fiorentina e Firenze, ma nel calcio è giusto anche farsi guidare dalle intuizioni. Un po’ come fece Berlusconi con Sacchi a suo tempo.

Italiano in qualche modo è geniale e maniacale (in senso buono e con le proporzioni) come Arrigo. Se le cose funzioneranno mi immagino una Fiorentina champagne, capace di fare innamorare i tifosi che torneranno finalmente allo stadio. Italiano è un seguace di Zeman. Ci vedo anche cose di Sarri. Il suo calcio assomiglia a quello di De Zerbi. Credo di avere visto almeno 35 delle 38 partite dello Spezia e sinceramente mi sono divertito, ho notato grande calcio, ho vissuto emozioni. Il tutto con un gruppo di ragazzi che per valore tecnico non era certo da serie A. Almeno nella maggioranza.

Invece dentro un’idea di gioco sono cresciuti tutti e hanno conquistato la salvezza. Il calcio di Italiano prevede la ripartenza dal basso, la difesa molto alta, le ali molto larghe capaci di cercare sempre il fondo o di tagliare in mezzo in velocità, con i terzini che si sovrappongono. Due dei tre centrocampisti si inseriscono e offrono soluzioni, il tutto condito da una intensità e un ritmo coinvolgenti. La fase difensiva inizia con aggressività appena persa palla, il pressing è alto, la chiusura delle linee di passaggio immediate.

Italiano sa benissimo e l’ha già detto ai collaboratori, che il Popolo Viola ha il palato fine e il primo obiettivo sarà quello di costruire una squadra che per come gioca sappia rendere orgogliosi i tifosi. Un po’ quello che nel recente passato successe con Malesani o Terim.

Fiorentina coraggiosa, aggressiva, con la voglia di imporre il ritmo e il gioco: aspettatela così. Con quali giocatori? Non ci sarà la rivoluzione. Italiano allenerà la squadra più forte della sua carriera e giocatori con un tasso tecnico che forse non ha mai conosciuto e proprio per questo non ha avuto la presunzione di dire ai dirigenti “questo non lo voglio”, “quest’altro vendetelo”. Per quello che s’è capito il procedimento sarà esattamente il contrario. Italiano ha intenzione di spiegare il suo calcio e spera di affascinare i giocatori e coinvolgerli attorno a un progetto tecnico. Con il dovuto parallelo, la Nazionale di Mancini funziona perché il Ct ha fatto lo stesso e adesso gli azzurri giocano e si divertono. Credono in quello che fanno.

Dopo aver valutato tutti i giocatori in ritiro, e soltanto allora, Italiano tirerà le somme e deciderà cosa chiedere dal mercato. A naso potrebbe servire un regista rapido che non dovrebbe essere Ricci che lo Spezia ha lasciato libero. Se si punta al salto di qualità servirà qualcosa di più. Vedremo. Le gerarchie sono abolite e anche Saponara che nello Spezia ha fatto bene, può tornare a sperare di avere un posto nel 4-3-3 di Italiano. Se dovessi prendere un giocatore spezzino sceglierei Gyasi, 27 anni, che sull’esterno destro e sinistro d’attacco ha dato qualità e quantità. Ma anche Maggiore è un centrocampista interessante.

Intanto è già arrivato un potenziale gran giocatore che si chiama Gonzalez, pagato 23 milioni più quattro di bonus, nazionale argentino, 24 anni, che come esterno capace di fare le due fasi con Italiano potrà davvero dimostrare molto, se sarà capace di adattarsi in fretta la nostro calcio e al gioco di squadra.

Con Italiano, infatti, arriva un calcio moderno, intenso, che ti inchioda sulla poltrona. Ho visto delle battaglie dello Spezia dieci contro undici che esaltano lo sport e il gioco del calcio, contro Torino e Roma, tanto per dirne due. Nonostante, ripeto, i limiti tecnici di molti giocatori che pure giocavano a memoria e con folle energia. Il tutto, naturalmente, sulla carta. Senza nascondere le difficoltà degli ultimi anni e le ripartenze sempre difficili.

Italiano però può essere davvero la svolta se la squadra lo seguirà, se questo allenatore sarà protetto, sarà aiutato nella crescita e accompagnato con positività anche da tutta la tifoseria. Di positività c’è tanto bisogno e (consiglio non richiesto) fossi un dirigente della Viola, Rocco in testa, la smetterei con i muro contro muro, le ripicche e le colpe sempre degli altri. Le critiche buone vanno ascoltate, alle altre non va dato importanza o vanno ignorate. Non si possono cancellare dal calcio, sono parte del calcio. A volte, però, sono meno pericolose dei leccapiedi, dei manovratori e delle spie e anche questo andrebbe considerato. Ci vuole tanto per cambiare?

E’ così faticoso mettere da parte due anni di non calcio e veleni per dire chiaramente a tutti: abbiamo sbagliato in diverse scelte di calcio, ora però aiutateci, vogliamo ripartire tutti assieme. Non credo, basterebbe comunicare nel modo giusto. Spero che una figura come quella di Italiano, nuova, entusiasta, carica di energia, aiuti nell’impresa. E i risultati sono sempre una grande medicina.

Di questo nuovo progetto non farà quasi sicuramente parte Frank Ribery che come vi abbiamo anticipato la scorsa settimana, sta cercando una nuova squadra. La Fiorentina non l’ha più chiamato, neppure per un addio e Frank è amareggiato, pensava di meritare di più dopo aver contribuito a salvare la Fiorentina. Ma lui il calcio sa bene come è fatto…