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ITALIANO, NUBI INATTESE SUL RINNOVO QUANDO ERA TUTTO FATTO. LA FIORENTINA NON HA FRETTA. GRILLITSCH, CI SIAMO. ACCORDO CON DODÔ. DAL CAGLIARI CRAGNO-NANDEZ. ATTENTI A PROVEDEL. SCAMBIO PINAMONTI-MILENKOVIC, BALLANO CINQUE MILIONI. TORREIRA ADDIO

di Enzo Bucchioni

Ragionando di calcio, di mercato e di contratti, dovremmo aver capito una volta per sempre che fino al momento della firma vale tutto e il contrario di tutto.

Purtroppo sta succedendo anche con Vincenzo Italiano, la sua firma è attesa da diversi giorni e invece non arriva.

Perché?

Cosa si aspetta?

Che sta succedendo?

Tutte domande che girano nel mondo del calcio e fino a ieri sera non avevano avuto una risposta certa. La Fiorentina fa sapere informalmente che non c’è nessuna fretta, ma è evidente che sia successo qualcosa dopo l’incontro di lunedì sei giugno a Milano fra Ramadani e Joe Barone al termine del quale s’erano uditi squilli di tromba e segnali positivi rilanciati da mezzo mondo. Segnali continuati nella cena fiorentina da noi rivelata di mercoledì scorso fra la dirigenza viola, l’allenatore viola e Ramadani che avevano portato grande ottimismo e perfino felicità. Stando almeno a persone che avevano parlato direttamente con l’allenatore, aveva espresso grande soddisfazione per l’intesa di massima e voglia di ripartire il prima possibile per fare un’altra grande stagione con la Fiorentina.

Invece, sempre secondo il mondo del mercato, intermediari e amici dei protagonisti della vicenda, proprio durante la cena di giovedì scorso, la seconda della serie, sarebbero emerse vedute differenti fra la Fiorentina e Ramadani.

Pare, ma speriamo che le voci non riportino la verità più vera, dicevamo pare che le richieste di Ramadani per l’aumento economico per Italiano e la sistemazione dello staff dell’allenatore siano state in qualche modo riviste e non siano più così in linea con le attese. Tornando così, in pratica, alla riunione del lunedì post fine campionato che aveva irrigidito Italiano.

E adesso?

Potremmo anche dire che Ramadani ha chiesto X per i suoi assistiti e la Fiorentina dopo una riflessione abbia risposto Y.

Non entriamo nel merito delle cifre per correttezza, non abbiamo visto le bozze dell’accordo e le varie soluzioni, ma quanto proposto sarebbe ben al di sotto, tanto per capirci, di quello che guadagnava Montella e di quello che era stato concordato con Gattuso.

Sarà davvero così?

Certamente sarebbe curioso perché non si può non riconoscere che Vincenzo Italiano non sia stato l’artefice della rinascita della Fiorentina e della riconquista dell’Europa dopo sei anni. Sarei meravigliato se la Fiorentina dopo aver voluto fortemente Italiano, averlo pagato per liberarlo dallo Spezia, aver intuito le sue potenzialità, non volesse premiare i suoi meriti e assecondare la sua crescita. Sarà franco, più o meno come sempre. Se ci sono dei soldi da risparmiare, delle intermediazioni scandalose da denunciare, io sto con la Fiorentina. Sempre e comunque.

Mi sembrerebbe strano, invece, che davvero si volessero risparmiare quattro-cinquecento mila euro per l’allenatore che vive di entusiasmo, di passione, che dà il meglio di se quando si sente gratificato e apprezzato in tutti i sensi dalla sua società.

Sono convinto che alla fine una mediazione si troverà, spero che non si arrivi alla rottura e confido molto sulle capacità di Fali Ramadani, ma comunque sarebbe un errore iniziare la stagione del grande rilancio senza sfruttare al cento per cento l’adrenalina dell’allenatore. Mi dispiacerebbe se Italiano alla fine firmasse un contratto senza esserne completamente contento, ma alla controproposta della Fiorentina sicuramente seguirà una nuova bozza di contratto di Ramadani per cercare un’intesa.

Mi chiedo anche: ma come mai si arriva sempre a situazioni estreme?

Nella vita e nel calcio a volte pagano più i compromessi di certi scontri dai quali poi perdono tutti.

Dall’ottimismo del giovedì alla delusione del lunedì sinceramente non me lo sarei aspettato quando di mezzo c’è l’allenatore che tutto il mondo del calcio italiano invidia alla Fiorentina.

Sabato sera ho partecipato a un evento con Marcello Lippi che non mi sembra l’ultimo arrivato. Ebbene, mi ha parlato di Italiano, ha espresso la sua soddisfazione nel vedere il calcio della Fiorentina e il lavoro di Italiano che Lippi segue dai tempi dello Spezia e ha visto crescere. Un allenatore bravo in campo, con idee, ma bravo anche nel modo di porsi, così l’ha definito Lippi.

Speriamo dunque che si arrivi prima possibile all’accordo e sarò drastico: non mettete insieme i cocci con la colla. Non funzionerebbe. La ripartenza dovrà essere comune, energia positiva, fame, voglia di dimostrare e di raggiungere obiettivi importanti.

Mi hanno sempre detto che Italiano non avrebbe firmato se non avesse capito che le ambizioni della Fiorentina non sarebbero state pari alle sue e non sarebbe partito per Moena senza il rinnovo del contratto in tasca.

Mettiamo a posto le cose prima possibile, l’interesse è comune.

In questi numerosi incontri che ci sono stati, una cosa però pare non sia mai venuta meno almeno secondo persone vicine a chi ha partecipato a quegli incontri o ha avuto modo di relazionarsi con loro: la Fiorentina ha voglia di fare una squadra competitiva.

Questo lo credo anch’io, se ciò non fosse forse Italiano avrebbe detto no al rinnovo ancora prima di parlare di soldi.

Ma chi si compra?

E’ iniziato il tormentone. Intanto inviterei pseudo opinionisti del nulla, pseudo giornalisti dell’ovvio e tutto il circo che ruota attorno alla Fiorentina, a raccontare le cose come stanno e non come vorrebbero che fossero.

Alcuni ricordino che non tifano Real Madrid o City.

Altri che il mercato si giudica alla fine.

E per tutti dico che la fretta non serve, servono le idee.

Spero ancora che la Fiorentina le abbia e il mio giudizio sarà anche duro o durissimo se necessario, ma non per sensazioni o antipatie: quando avrò visto i fatti.

Dodo, ad esempio, è un gran giocatore, ma sono sicuro che molti di quelli che parlano non l’hanno mai visto giocare. La Fiorentina ha l’accordo con lui e il suo procuratore, lo Shakthar però insiste nel chiedere quindici milioni, la Fiorentina ne offre dieci, ma la storia insegna che quando hai l’accordo col giocatore sei un pezzo avanti. Aspettiamo.

L’accordo c’era anche con Grillitsch, il centrocampista nazionale austriaco, c’è stata una frenata, le parti hanno riparlato ieri, si continuerà oggi. Si vuole chiudere e Grillitsch a parametro zero sarebbe un bel colpo, ma dite a tanta gente che lo pensa al posto di Torreira che trattasi di un altro tipo di giocatore. Guardate almeno You Tube.

A proposito di Torreira, abbandonate la pista e le speranze. Mi sembra chiuso tutto, ma Bentancur è anche il procuratore di Nandez del Cagliari che alla Viola piace molto. Anche a me, per quel che conta. Dalla Sardegna raccontano che si sta provando il doppio colpo Nandez-Cragno. Aspettiamo fiduciosi.

Nella lista dei portieri graditi inseriamo anche Provedel dello Spezia, mentre continuano a dirmi no a Gollini. Vedremo.

Anche Ramadani, tornando a Italiano, era convinto di avere chiuso lunedì sei giugno la pratica allenatore e speriamo soltanto non ci sia un irrigidimento su tutto il fronte dei rapporti perché il procuratore fra i suoi assistiti ha anche Milenkovic. L’Inter lo vorrebbe e la Fiorentina ha chiesto Pinamonti. Alla pari non si farà mai, l’Inter deve monetizzare per molte ragioni. Ballano cinque milioni. Ramadani potrebbe diventare l’ago della bilancia e se alla fine non trovasse una soluzione migliore per Milenkovic lo potrebbe anche convincere a restare a Firenze.

Non ripeto ancora una volta i tanti nomi accostati alla Fiorentina, i contatti ci sono, a 360 gradi, con diversi procuratori e giocatori. Tutto normale. Poi vedremo chi arriverà davvero. Pazienza.

Ma torniamo all’inizio, deve tornare prima possibile il sereno con Italiano. Aspettiamo un rinnovo che sia energia e positività e non un compromesso di comodo, sarebbe una partenza sbagliata per l’Europa.