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JAVI MARTINEZ E PIATEK, ORE DECISIVE COL GIALLO. PER LO SPAGNOLO SI TRATTA L’INGAGGIO. PER IL POLACCO SOLDI, NO AL PRESTITO. MILENKOVIC VIA SOLO A 40 MILIONI. NO A PAQUETA. TORREIRA COSTA TROPPO. IDEE EDER E BORJA MAYORAL. DA VENDERE 25 GIOCATORI

di Enzo Bucchioni

Iachini ha chiesto un attaccante e un regista, oltre alla conferma della difesa della scorsa stagione e la Fiorentina vuole accontentarlo. Ha chiesto pure di avere la rosa al completo già dai primi giorni del mini-ritiro precampionato ed è per questo che nelle ultime ore il mercato viola si sta accendendo. 

Ieri un nome in particolare ha tenuto banco, quello dello spagnolo Javi Martinez del Bayern di Monaco. Un’operazione perfetta per la Fiorentina che ha bisogno di esperienza e di personalità. Per alcune ore secondo radio-mercato l’accordo era praticamente fatto. In serata sono insorte delle difficoltà, la Fiorentina ha preso le distanze, ma il giocatore (giustamente) piace per le qualità tecniche (ovvio), la grinta del trascinatore, ma anche la capacità di interpretare più ruoli, dal regista davanti alla difesa, al difensore, perfetto come centrale nella difesa a tre e se ci sono le necessarie garanzie sulla tenuta fisica dopo alcuni infortuni, Javi Martinez potrebbe davvero indossare la maglia viola. Il giocatore non rientra più nei piani di un Bayern stratosferico, anche quest’anno ha giocato poco, e i tedeschi sono pronti a lasciarlo libero. Lo spagnolo guadagna otto milioni lordi, nel giugno prossimo sarà libero e fatti due conti, al Bayern l’operazione-regalo consente comunque un bel risparmio. I rapporti con la Fiorentina sono ottimi da sempre ed anche questo ha agevolato gli intermediari di mercato che sono al lavoro da giorni. Il giocatore in un primo tempo voleva tornare in Spagna, poi s’è convinto che Firenze è un’ottima piazza per chiudere la carriera, ritrovare Ribery uno stimolo in più. La discussione è attorno all’ingaggio. Si ragiona sui tre milioni a stagione, contratto per tre anni. Si può chiudere? In serata è arrivata la frenata decisa della Fiorentina con smentita incorporata. E qui siamo al primo giallo di mercato.

Trattasi di una delle tante situazioni strategiche tipiche di una trattativa oppure davvero la Fiorentina non vuole andare oltre? Lo capiremo nelle prossime ore. 

Come sappiamo per il ruolo di regista in ballo c’è anche Torreira che Pradè ha avuto a Genova ed ha contattato più di un mese fa, ma in questo caso le difficoltà non erano e non sono poche. L’ingaggio è alto (tre milioni) e lungo, l’Arsenal non se ne vuol privare facilmente e la concorrenza per la Fiorentina è decisa, a cominciare dalla Roma che ha proposto un cambio con Diawara. Ma Torreira piace molto anche in Spagna.

E il centroavanti, altro ruolo da coprire? 

L’idea fissa è quella che vi avevamo anticipato da tempo e porta a Piatek. Rivederlo in coppia con Kouamè stuzzica molto, i due si completano. Non si riesce però, almeno per ora, a convincere l’Hertha Berlino che ha pagato il giocatore 25 milioni dal Milan pochi mesi fa e vuole riportare in cassa l’intera cifra. La proposta di un prestito oneroso per un anno con diritto di riscatto a 25 milioni per ora ha trovato solo perplessità da parte dei tedeschi e la soluzione potrebbe essere l’obbligo di riscatto, ma la Fiorentina non ci sta. Del resto trattasi di un giocatore da recuperare dopo il flop al Milan e un periodo incerto anche in Germania e un’operazione del genere è ad alto rischio. Provare a rilanciarlo converrebbe anche all’Hertha, ma la pista non è chiusa. Sono molti i giocatori offerti da intermediari, dall’ex Inter Eder oggi in Cina, a Borja Mayoral del Real che però vuole una squadra che faccia la Champions. A questo proposito, sentire ancora parlare di Milik o di Belotti e Berardi fa sorridere.

Se non chiude questi colpi alla svelta, la situazione per la Fiorentina potrebbe complicarsi. Il mercato sarà breve, chi ha i giocatori buoni se li tiene perché ha difficoltà a rimpiazzarli. E poi c’è da dare un occhio anche al bilancio che per la Fiorentina non è sicuramente roseo come ha detto lo stesso Rocco Commisso anche recentemente. C’è un disavanzo di 27 milioni al 31 dicembre, in gennaio sono stati spesi settanta milioni per Amrabat, Duncan, Kouamè e compagnia, il fatturato sta scendendo anche per colpa del Coronavirus, quindi serviranno intuizioni.    

O qualche uscita. A questo proposito il Milan, ma anche altre società come il Napoli, continuano a lavorare su Milenkovic. Pioli lo ha lanciato a Firenze ed è il suo primo nome sulla lista, ma il Milan continua a offrire Paquetà. Il brasiliano piaceva a Rocco, ma nel calcio di Iachini è difficile collocare la figura del trequartista e allora servono denari contanti. Milenkovic non vuole rinnovare? Rocco non si fa problemi, lo terrà a Firenze fino alla scadenza del 2022, ma per la cessione non è disposto a scendere sotto i quaranta milioni. Qualcuno è pronto a spendere una cifra del genere? La Fiorentina lo spera per la plusvalenza, ma in uscita sarà un’altra estate difficilissima. Restano venticinque giocatori in esubero, molti dei quali dell’esercito dei Corvino boys e in molti casi converrà regalare il cartellino pur di liberarsi dell’ingaggio. Mi dite chi la prende gente come Cristoforo o Eysseric? Tanto per dirne due. Auguri.