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JOJO, HAI VISTO CHE SQUADRA?

di Niccolò Ceccarini

Più di così non si poteva fare. E quindi penso sia giusto che ora sia Jovetic a parlare, magari anche tra dieci giorni, quando tornerà dagli impegni con la sua Nazionale. Il prossimo passo dovrà essere il suo. Un segnale di riconoscenza verso la famiglia Della Valle, soprattutto verso Andrea, cuore pulsante del nuovo corso viola. Verso i tifosi, che sono sempre stati al suo fianco, in particolare nei momenti bui, quelli del lungo ed estenuante recupero durato quasi un anno. Ho avuto modo di conoscere meglio Stevan qualche mese fa in occasione di un’intervista sulla sua carriera per Mediaset. Due chiacchiere al volo prima di cominciare mi sono bastate per apprezzare le qualità, anche umane, di questo ragazzo. Educato, rispettoso, mai sopra le righe, attaccato profondamente alla sua terra, il Montenegro e felice di stare alla Fiorentina. Ho capito e condiviso i suoi dubbi, le sue perplessità, l’amarezza provata nell’ultima stagione dove, è bene sottolinearlo,  se non ci fossero state le sue 14 reti saremmo probabilmente a raccontare un’altra storia. E se le cose fossero rimaste così avrei anche giustificato fino in fondo la sua idea di lasciare la Fiorentina per andare a vincere in un top club. Perché così sarà comunque, un giorno, speriamo il più lontano possibile. Jovetic è un predestinato e merita palcoscenici ancora più prestigiosi di quello viola. Dobbiamo essere sinceri e onesti. Non possiamo pretendere che la Fiorentina sia il Real, il Barcellona, il Manchester o la stessa Juve e che si leghi a questa maglia per sempre. Non è e non sarà mai come Antognoni. Che è e resta una bandiera. Quel calcio lì non esiste più. Punto. Da fine luglio però il vento è cambiato. Andrea Della Valle gli ha creato intorno una squadra su misura. Montella lo ha fatto sentire fin da subito al centro del suo progetto, Firenze ha continuato a volergli bene allo stesso modo, pur vedendo, respirando, una certa freddezza. Adesso ci sono tutti i presupposti per dire “grazie, mi avete convinto, lottiamo tutti insieme per l’Europa”. Se a fine campionato mi avessero detto che la Fiorentina avrebbe comprato Aquilani, Borja Valero, Pizarro,Fernandez, Cuadrado e Viviano avrei pensato a uno scherzo. Invece eccoli qua. Purtroppo si è creata una situazione difficile, un braccio di ferro tra la Fiorentina e il suo procuratore Ramadani. Che, piaccia o non piaccia, ha cercato di fare il suo lavoro, provando a migliorare il livello di stipendio e di club di Stevan. Ovviamente si possono discutere il modo e i tempi del tentativo, visto che il rinnovo fino al 2016 è dello scorso ottobre. Per questo mi aspetto che Jovetic risponda non più solo sul campo (come ha sempre fatto) ma anche davanti ad un microfono, raccontandoci la sua verità, il suo pensiero, le sue sensazioni. A cuore aperto. I Della Valle non lo faranno mai prigioniero. Lo hanno dimostrato con Toni. A marzo si farà un bilancio e se la sua volontà sarà quella di prendere un’altra strada non ci saranno problemi. Ora è il tempo dei sorrisi, di cambiare pagina, di dare fiducia a questa società.

Niccolò Ceccarini

giornalista di Radio Toscana