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JOVETIC: DELLA VALLE MOSTRA I MUSCOLI. LO SCONTRO CON LA JUVE È DURO. NEL SUMMIT NON C'ERA PRADÈ

di Mario Tenerani

Le storie di mercato sono intriganti, anche perché i sentieri sono come le interpretazioni, prendono mille direzioni. Non resta che stare ai fatti:
1) La Fiorentina non muore dalla voglia di cedere Jovetic, soprattutto alla Juventus.
2) Un anno fa i Della Valle hanno dato la propria parola a Jovetic: se il montenegrino lo avesse chiesto lo avrebbero liberato e i fratelli, Diego e Andrea, sono abituati a mantenere le promesse.
3) Nell'accordo tra gentiluomini si è parlato di una cifra di 30 milioni per la "liberazione" del montenegrino e cash.
4) I Della Valle come sono intransigenti nel mantenere ciò che promettono lo sono altrettanto nel non derogare dai patti: 30 milioni cash o niente.
5) Questo ha ribadito ieri il presidente esecutivo Mario Cognigni a Fali Ramadani, agente di Jovetic. Ramadani pensava di trovare burro, invece ha sbattuto contro il muro di gomma dei Della Valle, eretto per loro da Cognigni.
6) La Juventus ha usato Ramadani per promuovere la trattativa facendo arrivare offerte modulate su diverse basi - la più bizzarra e per certi aspetti esilarante, sarebbe quella di 18 milioni più Marrone, come se quest'ultimo avesse già scritto pagine importanti nel calcio tali dal farlo valere 24 miliardi delle vecchie lire... -,  perché in realtà non può o non desidera spendere 30 milioni per Jovetic.
I Della Valle lo sanno bene e anche per questo insistono su questo tasto: hanno contezza di mettere in difficoltà la dirigenza bianconera. Non solo: le recenti rasoiate di Mister Tod's ai danni di John Elkann danno l'esatta misura di quale sia il livello dello scontro e di quanta voglia abbia Diego Della Valle di fare sconti alla Juventus...
La notizia, semmai, è che ieri all'incontro - che per qualcuno avrebbe dovuto essere la madre di tutti i summit - tra l'agente di Jovetic e la Fiorentina era assente il diesse Pradè. Il presidente Cognigni ha deciso o preferito essere da solo: l'unico segnale certo che pare di cogliere da questa scelta singolare, è che la proprietà ha voluto occuparsi di un caso così delicato in prima persona. Quello, cioè, che non è accaduto un anno fa per Montolivo e che ha portato - per la Fiorentina - ad un esito nefasto.
Sembra che Cognigni, che ha parlato in conto e per conto dei fratelli Della Valle, sia stato molto duro: il presidente ha ripetuto il mantra, "per Jovetic 30 milioni in contanti o niente", ha spiegato anche a Ramadani che la Fiorentina è molto serena perché per il montenegrino ci sarebbero offerte molto interessanti dall'estero: in subordine, ha aggiunto Cognigni, Stevan potrebbe restare a Firenze, visto che il giocatore è contrattizzato fino al 2016 con il club viola...
Cognigni ha affrontato anche i temi Ljajic e Seferovic, entrambi in scadenza 2014 ed assistiti da Fali. Bene: il procuratore sarebbe stato invitato a trovare una soluzione per il rinnovo altrimenti la Fiorentina potrebbe cederli entrambi per non ritrovarsi impantanata in un altro caso Montolivo.
I Della Valle hanno mostrato i muscoli, per Ramadani non è stato un pic-nic. Ma la Juventus ha capito definitivamente come risolvere il problema Jovetic: è sufficiente portare 30 milioni e non oltre il 20 luglio perché la pazienza per i Della Valle ha un limite scritto...

Mario Tenerani
Il Giornale