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JOVETIC E IL GIALLO DEI SUOI MALANNI

di Massimo Sandrelli

Nella prossima partita Jovetic ci sarà o no? E’ una domanda che si ripete con un’angosciante puntualità, settimana dopo settimana. Ma che succede? Qualcuno si è divertito a fare insolenti illazioni sulla soglia del dolore del montenegrino, qualcun altro si spreca a ipotizzare chissà quali trame finalizzate a forzare un trasferimento prossimo venturo; crediamo che si tratti di bassa letteratura, roba di bassa lega. Jovetic è un professionista che ha tutto il diritto di pretendere tutela della sua salute, in specie dopo aver perso un’intera stagione a causa di un serio infortunio. Per cui gli è consentito il diritto essere prudente, di esigere la massima attenzione scientifica per i suoi problemi onde evitare dolorosissime ricadute e altri conseguenti sfinenti stop.

Finora Jovetic ha uno score di presenze assolutamente costante: nel 2008/2009 29 presenze su 38 incontri di campionato, nel 2009/2010 ancora 29 presenze, nel 2010/2011 niente, nel 2011/2012 27 presenze e in questo campionato siamo a 11 presenze. Come si vede 9 assenze nel campionato 2008/09, lo stesso nel campionato successivo, mentre sono state 11 nell’ultimo torneo. A questo proposito, appare eloquente la presa di posizione di Vincenzo Montella, quando ha esternato, stupendo un po’ tutti, con un atto di contrizione: “siamo stati un po’ ingenui, pretendendo di recuperare Jovetic troppo alla svelta”.  Se era un’ammissione da un lato, diventava un addebito dall’altro contro qualcuno dei suoi collaboratori.
E’ importante che si faccia chiarezza. Jovetic sembrava già pronto per giocare ma all’improvviso parte alla volta di Monaco dove si fa visitare dal Prof. Muller-Wohlfahrt. Questo vuol dire che il giocatore vuol trovare all’estero quella sicurezza che evidentemente non trova a Firenze. Non è la prima volta che un giocatore preferisce ambulatori esterni alla sala medica della propria società.

Daniel Passarella  scappava a Milano dal medico della nazionale argentina Ruben Oliva, per trovare risposte più accondiscendi ai propri interrogativi. Ma visto quanta parte è Jovetic del patrimonio economico e tecnico viola, allora la domanda che ci poniamo è quasi naturale: perchè non si affronta la questione con franchezza e pragmatismo? Basta con certi giochi di prestigio o di scaricabarile. Se Jovetic non si sente sicuro che la società provveda a rasserenarlo, offrendo i supporti che servono al giocatore. Jovetic è una ricchezza della Fiorentina sia che resti in viola sia che alla fine si decida per un’altra destinazione. Certi balletti, tanta incertezza espongono il giocatore e la società a delle figure davvero scadenti. Jovetic è il capocannoniere della squadra viola, è la punta di diamante, il giocatore più rappresentativo. Come si può pensare di perderlo per delle incomprensioni o come ha detto Montella, per delle ingenuità?