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JOVETIC NON È PIÙ INCEDIBILE

di Enzo Bucchioni

Lo 'strappo' di Andrea Della Valle non lascerà tracce. Fortunatamente per la Fiorentina, per la città e anche per il calcio. Di questi tempi chi ha alle spalle una proprietà solida è un pezzo avanti. Con la crisi economica che c'è in questa calda estate alle porte ne vedremo tante e non tutte simpatiche.  Poi possiamo anche sottolineare come negli ultimi due anni questa proprietà abbia commesso molti errori, ma quando si fanno i bilanci non si possono dimenticare le promozioni e le quattro stagioni straordinarie passate in giro a godersi l'Europa. Del resto il calcio è una bestia strana, a volte i programmi riescono quando non te l'aspetti, altre volte non funziona niente senza capire esattamente il perchè. E' successo quest'anno alla Fiorentina, ma la storia del calcio è piena di situazioni simili che hanno coinvolto anche club più titolati di quello viola. La Juventus del dopo Platini è stata nove anni senza vincere. Il Milan del dopo Capello ha rischiato la serie B. L'Inter mondiale di oggi è finita in Europa League. Questo è il pallone, un'industria senza certezze. La grande difficoltà incontrata da industriali veri come i Della Valle è tutta qui.

Comunque i programmi della Fiorentina non cambieranno, l'operazione rinnovamento e rilancio si farà anche dopo il pomeriggio da cani di Fiorentina-Cagliari. I piani ci sono, i nomi stanno arrivando a dama anche se non è semplice. L'allenatore prima di tutto. A me Ranieri non piace, sono chiaro. L'ho criticato quando allenava la Juve e la Roma, mi sono chiesto pechè l'abbia preso Moratti. Il suo è un calcio vecchio, non regala emozioni. Zeman ne promette anche troppe. Magari fa godere, ma i suoi difetti sono quasi equivalenti ai pregi. Benitez non vuol più fare l'allenatore, ma il Ferguson: così non serve . Pioli vuol restare a Bologna. Montella è andato alla Roma. Io prenderei Spalletti. C'è qualcuno che ha suggerito Lippi. Perchè no? Trapattoni in viola ha fatto sognare lo scudetto. Ma se venisse con lo sconto prenderei pure Capello. A questo punto, è chiaro, non so più chi sarà il nuovo allenatore viola anche perchè non è ancora stato scelto. Deve essere però molto chiaro che gli allenatori, dopo le critiche e le opinioni espresse, vanno lasciati lavorare sul campo e le società devono proteggerli. Il mister (chiunque sarà) non può dividere, sarebbe già una falsa partenza. Vedremo. Qualche certezza in più ce l'ho per Oriali. Manca poco. Forse pochissimo.

  Per i giocatori il discorso è complicato, ma il tempo è più lungo e le occasioni non mancheranno in un mercato senza liquidità come quello che sta per cominciare. In viola sicuramente resteranno Behrami, Camporese, Nastasic, Pasqual e pochi altri di contorno. Anche Jovetic è sul mercato e la Fiorentina sta riflettendo sul suo futuro. E' giusto tenerlo se vuole andar via? La risposta è una sola: no. Ma va venduto soltanto nell'interesse della Fiorentina e non del giocatore. L'operazione si può fare sui trenta milioni di euro, ma in cambio devono arrivare soltanto denari liquidi. Del resto in questo calcio si può ragionare soltanto così. Tenere uno Jovetic come quello visto negli ultimi due mesi non conviene a nessuno. Però le idee devono essere ben chiare, la cifra incamerata dovrà essere immediatamente reinvestita e con un gruzzolo così si possono tranquillamente portare a casa tre elementi di grande spessore tecnico.

Se invece Jovetic si farà passare il mal di pancia e tornerà a pensare che Firenze è la sua casa, ricostruire sarà più facile. L'operazione va fatta con grande attenzione e una certezza da tenere sempre presente: senza Jovetic quest'anno la Fiorentina sarebbe retrocessa. Con questa certezza si può far tutto.

 

Enzo Bucchioni

Direttore QS Quotidiano Sportivo

(Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno)