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L'ACCOGLIENZA CHE MERITA BORJA VALERO. GENNAIO E' FUTURO TRA MERCATO ED EUROPA. GIL DIAS TRA DELUSIONI E SOGNO MANCHESTER CITY

di Marco Conterio

E' arrivato dunque il giorno in cui Borja Valero Iglesias tornerà a Firenze. Da avversario, non da nemico. Da sfidante, da rivale. Non mosso da veleno ma solo da spirito da vincitore. Del suo addio si sono scritti mari e oceani, dei perché è maturato, di come si è concretizzato e degli strascichi che ha portato. Adesso è giusto, però, calare il sipario sul passato. Perché la questione è tra lo spagnolo e la dirigenza, non riguarda Firenze e il giocatore. Che insieme hanno portato avanti un rapporto genuino e sano. Un rapporto d'amore che oggi, giustamente, la città vuole onorare. Delle richieste d'ingaggio e degli incontri non è giusto parlarne o ribadirlo oggi, perché il mercato lo porta via il vento. In un mese come quello di gennaio, poi, è meglio guardare al futuro che, per questa Fiorentina, data per spacciata ai blocchi di partenza, può voler dire ancora Europa dopo il primo giro di boa.

Il sondaggio proposto da Firenzeviola.it sull'accoglienza che spetta al centrocampista ora all'Inter è un plebiscito, legittimo e condivisibile. Per quel che ha fatto sul campo, per la serietà mostrata con la maglia viola indosso, Firenze non può altro che applaudire al ritorno di uno dei grandi protagonisti della Fiorentina recente. Merita il giro di campo, gli applausi, verserà pure qualche lacrima ma in un pallone asettico e fatto di portafogli, è bello notare che le relazioni di cuore e amore tra una piazza e un calciatore esistono ancora. Vere e vivide. Tutto al di là delle verità raccontate al momento del sipario e dei titoli di coda. E' tempo di guardare al passato con dolcezza, non con amarezza o livore.

Anche perché poi c'è il futuro, ora, a farla da padrone. Non solo l'Inter ma, appunto, anche il mercato. Quello dove la Fiorentina ha già presentato la sua lista della spesa: due terzini che prendano il posto delle delusioni Maxi Olivera e Bruno Gaspar. Un centrocampista che possa sostituire da subito Milan Badelj, sempre più in odor di partenza per non perderlo a zero. Poi un esterno d'attacco, perché le batterie di Cyril Thereau non sono interminabili, perché Valentin Eysseric ha deluso (ma non vuol lasciare Firenze e ha detto no a una ghiotta proposta) e perché Gil Dias è ancora acerbo.

Giusto. Chiosa sul portoghese, su Gil Bastiao Dias da Gafanha: a O'Jogo ha svelato il suo sogno. "Continuerò a lavorare per il mio sogno che è giocare, un giorno, nel Manchester City". Non ce ne voglia, il pur talentuoso esterno lusitano. Che ha colpi importanti in canna ma che si è dimostrato finora evanescente e acerbo. Di acqua ne dovrà passare sotto ai ponti, prima che Pep Guardiola decida di sostituire Leroy Sane, Kevin de Bruyne o David Silva con lui. I saggi direbbero 'testa bassa e pedalare'. Con un filo di umilità in più, magari. E con qualche gol e prestazioni di maggior spessore, a Firenze.