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L'ALLENATORE DEL FUTURO: IL CASTING DI CORVINO E DI DELLA VALLE È PARTITO CON UN NOME ORA IN POLE. ADDII ECCELLENTI: OCCHIO A BERNARDESCHI. SOUSA, IL FUTURO E L'ESEMPIO DI LUIS ENRIQUE

di Marco Conterio

Il casting è partito. Pantaleo Corvino presenterà alla proprietà della Fiorentina le sue relazioni sui tecnici che ha già contattato in questi giorni. Andrea Della Valle ribadirà che il suo preferito è Eusebio Di Francesco, con il tecnico del Sassuolo che avrebbe già chiesto consigli e pareri a riguardo al suo amico Vincenzo Montella. Il telefono di Corvino è caldo. I contatti vanno avanti, perché con Paulo Sousa non c'è bisogno di dirsi addio formalmente. Così sarà, le parti sanno già che il 30 giugno non saranno più insieme. Gli entourage di Walter Mazzarri e di Stefano Pioli avrebbero già ricevuto una telefonata, lo stesso dicasi per Rolando Maran. Marco Giampaolo è già stato studiato a trecentosessanta gradi: piace, prenderlo non sarebbe complicato, il punto è che adesso Massimo Ferrero fa muro e vuole firmare al più presto il rinnovo. Una situazione cambiata negli ultimi giorni che ha portato così all'accelerata per Di Francesco, mentre su Leonardo Semplici c'è una sensazione: prima o poi allenerà la Fiorentina, perché entrambe le parti vogliono un giorno ritrovarsi. Però la SPAL vuole trattenerlo e anche lo stesso allenatore gradirebbe la massima serie col club di cui sta facendo le fortune e in quella Ferrara dove si trova benissimo.

Il punto è che, a prescindere da chi sarà la guida tecnica (oggi in pole c'è Di Francesco), si troverà in mano una squadra rifondata. Intanto, se arriverà l'allenatore del Sassuolo, c'è curiosità per capire che ne sarà di Riccardo Saponara. Che nel 4-3-3 di Di Francesco trova difficile collocazione tattica e che nel caso dovrà riadattarsi da interno di mediana o da ala. In difesa serviranno indubbiamente tre giocatori visto che di terzini neanche l'ombra (di livello, s'intende) e di centrali titolari c'è solo Astori. A centrocampo la questione sarebbe più semplice ma non è da escludere che possa partire Borja Valero per liberare la Fiorentina dal suo ingaggio.

Federico Chiesa resterà senza dubbio, mentre su Federico Bernardeschi urge sottolineare una cosa. Dal "vorrei essere bandiera" al "penso al presente", ce ne corre. Passa in mezzo un rinnovo che non arriva (e che se arriverà sarà per convenienza di mercato per il club) e il pressing della Juventus. Paratici pare fiducioso, dall'altra Ausilio spera di portare all'Inter il talento di Carrara. Sarà asta milionaria e davanti a una cifra importante la Fiorentina difficilmente resisterà. Poi la punta: Di Francesco, giusto per non fare un nome 'a caso', avrebbe gradito Babacar anche a Sassuolo. Affiancandogli magari una punta con caratteristiche diverse (come Defrel con Matri e viceversa) come alternativa, può dar tante responsabilità al senegalese. In caso di Mazzarri, invece, servirebbe più un contropiedista, con Giampaolo due punte più rapide e tecniche e lì avrebbe spazio e modo di giocare il suo calcio anche Saponara. Prima l'allenatore poi il mercato. Snocciolare nomi adesso è prematuro. La Fiorentina faccia le sue scelte ma le faccia subito. Annunciare un addio non è un tabù, Luis Enrique e il Barcellona siano da esempio. Ci si può salutare ma supportare anziché sopportare come accade ai Viola con Paulo Sousa. E con la seconda strada, si finisce sempre senza sorriso...