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L'ENTUSIASMO RITROVATO DEI DELLA VALLE, LA TESTIMONIANZA DI CHI NON LI VEDEVA COSÌ DA ANNI...

di Stefano Prizio

Sono restati a far nottata, poi la mattina appresso, tutti ringalluzziti dalla gioia per un poker contro l'Inter che per la famiglia Della Valle vale qualcosa in più in termini di rivincita su amici che non si sono mostrati tali, svegli di buon'ora per scendere sul campo. Sul campo a seguire l'allenamento della squadra. I fratelli Della Valle hanno messo a dura prova dipendenti e dirigenti viola nel loro tour de force che ha segnato lo storico ritorno di Diego Della Valle allo stadio di Firenze, l'uomo dal golfino sopra la giacca ci mancava da quell'amaro 3 a 2 casalingo di Champions che costrinse la Fiorentina di Prandelli e cedere (ingiustamente) il passo al Bayern di Robben ed Ovrebo.

I fratelli Della Valle, questo ci ha raccontato qualcuno degli anonimi testimoni della loro ultima puntata fiorentina, non erano così carichi e vogliosi di pallone dal 2006, l'anno in cui furono precipitati clamorosamente nello scandalo di Calciopoli che li allontanò, specie Ddv, dal calcio gestito in prima persona. C'entrano gli affari, e ne parleremo tra poco, ma c'entra anche la capacità della nuova dirigenza operativa (Pradè e Macià) di saper allenare i propri datori di lavoro portando risultati e facendo partecipare passo passo alle operazioni di rivoluzione e costruzione della squadra chi ci mette i soldi. Leggi il felice e consapevole coinvolgimento di Andrea Della Valle nelle scelte di mercato, un coinvolgimento che ha favorito l'intuizione presidenziale su Luca Toni.

I Della Valle hanno di nuovo voglia di identificarsi con la Fiorentina e con Firenze, spinti a questo anche dal progressivo avvicinamento alla realizzazione di un grande progetto immobiliare sportivo com'è quello del nuovo stadio e dell'annessa cittadella alla Mercafir di Novoli. Successi sportivi quindi, più business immobiliare e una spruzzatina di sano egocentrismo da proprietario di società calcistica ammirato ed osannato. La ricetta è presto fatta. La ricetta per ripartire verso un progetto - anzi scusate - un programma, che riporti la Fiorentina ai vertici del campionato italiano, pronta ad inserirsi per la vetta se in un prossimo campionato equilibrato come questo dovesse presentarsi l'occasione giusta.

I fratelli Della Valle tornati come ai tempi migliori spenderanno forte nel prossimo mercato estivo. Di questo sono convinti in molti, dentro e fuori la società viola, anche perché senza investire è difficile, praticamente impossibile, essere autorizzati a sognare. Certo, centrare il posto Champions, quella terza piazza in classifica che è appena lì, a pochi centimetri, significherebbe partire con un vantaggio preziosissimo: 20, 25, 30 milioni in più sul bilancio, un cambio di paradigma per una società media come quella viola. L'Europa meno nobile potrebbe invece essere un piccolo ostacolo, la competizione solletica le ambizioni sportive, ma non dà in cambio un congruo guadagno economico. Nel caso ne parleremo. Per ora è più giusto puntare all'obiettivo più alto, più importante, un obiettivo alla portata di una Fiorentina entusiasta e vincente (che sa anche di che colore è il pallone).

Stefano Prizio

Giornalista di Radio Toscana e Squer.it