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L'EUROPA LEAGUE PER LASCIARSI ALLE SPALLE LE POLEMICHE ARBITRALI...E FARSI SCIVOLARE ADDOSSO LE RISPOSTE MILANESI

di Tommaso Loreto

Per essere soltanto a metà settembre, e appena alla terza giornata di campionato, non c'è proprio male. Provando a elencare soltanto i più recenti argomenti caldi abbiamo un rigore evidente non concesso a Giuseppe Rossi nel recupero di Fiorentina-Cagliari, un'espulsione a Pizarro discutibile per quanto si osserva su tutti gli altri campi della Serie A, una squalifica di 2 turni al sopracitato cileno con tanto di ricorso della società viola, un Montella probabilmente mai così critico verso le scelte arbitrali (e la conseguente difformità di giudizio) e due infortunati come Mario Gomez e Cuadrado. A margine ci sarebbero poi da conteggiare anche le risposte (non richieste perchè semplicemente nessuno, a Firenze, ha tirato in ballo il Milan) arrivate dalla sponda rossonera di Milano, ma di questo passo non arriviamo alla sosta di Natale.

Tutto questo per dire che, praticamente, in casa Fiorentina si devono fare subito i conti con le emergenze e fattori terzi. Fattori che chi più, chi meno, un po' tutti hanno già ampiamente commentato e che per questo motivo oggi sembrano già fin troppo datati per essere di nuovo approfonditi. Che in questo paese, infondo, i pesi e le misure spesso siano diverse a seconda degli implicati già lo sapevamo. Contestare questo dato di fatto è certamente legittimo, esagerare nel rimuginarci sopra rischia però di essere controproducente. E deve averlo ben capito lo stesso Montella, che dopo le esternazioni di domenica pomeriggio (a nostro avviso tanto dovute quanto tempiste) ieri in sala stampa ha preferito glissare. Con tanto di autocritica, gesto che di per sè denota intelligenza. Sta adesso allo stesso ADV il ruolo di chiarire in Lega quanto la Fiorentina meriti tutela, non a chi invece deve affrontare una gara ogni tre giorni.

Perchè oltre al rischio di prendere troppo alla leggera una squadra come il Paços il cui score fino a oggi è da incubo, c'è anche quello di perdersi nei meandri delle recriminazioni, e questo la Fiorentina, in questo momento, non può permetterselo. Dunque sotto con l'Europa League, e con i calcoli. Quelli dettati dalle condizioni di qualche acciaccato (leggere alla voce Ilicic e Savic) e quelli legati al necessario turnover tra stasera e i tre impegni a fila in campionato tra Atalanta, Inter e Parma. Pizarro, in tal senso, a prescidere dal ricorso sulla squalifica, stasera dovrebbe giocare dal 1' lasciando poi spazio in campionato ad Ambrosini. E se Rebic non potrà cominciare a farsi scoprire dai tifosi perchè non inserito in lista Uefa, è su Iakovenko, Joaquin e Mati Fernandez che si concentrano le maggiori speranze.

D’altronde se da Milano continuano a parlare di Fiorentina è anche perché, dal campo, non sembrano arrivare risposte così incoraggianti (idem dall’infermeria). Dunque molto meglio non raccogliere, evitare di alimentare ulteriori tensioni e pensare soltanto al Paços per prendere la strada di Bergamo con un bel pieno di convinzione ed entusiasmo. Senza Gomez e Cuadrado, come minimo, farà un gran comodo. 

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it