.

L'INIZIO TRA PAROLE A VUOTO E BUONE SENSAZIONI

di Leonardo Petri

La prima considerazione di queste poche righe necessita, per essere colta a pieno, di una lettura attenta e concentrata per evitare incomprensioni. Quel che voglio dire è che se la Fiorentina, da Della Valle a Corvino, da Mencucci a Cognigni e compagnia parlante ha sempre sostenuto, nel recente passato, che il club non poteva competere per le prime posizioni perché fatturato e monte ingaggi erano di molto inferiori alle big, oggi che si è scelto di abbattere ulteriormente proprio il monte ingaggi mi sarei aspettato di sentire gli stessi signori sostenere come la Fiorentina debba considerarsi sempre meno competitiva. Fortunatamente non è stato così, perché limitare tutto al semplice nozionismo economico è profondamente sbagliato, lo era ieri quando per cinque anni in Fiorentina si è ripetuta la solita litania delle differenze economiche con le grandi e lo è oggi, quando Corvino ha dimostrato che, spendendo poco e riducendo il totale degli stipendi, si può allestire una rosa più che dignitosa per gli obiettivi viola e un po' tutti, a Firenze, pensano di non essere inferiori a Lazio o Genoa, squadre dal monte ingaggi in crescita. A pochi giorni dalla vigilia del campionato sono quindi convinto che i problemi non siano tecnici ma, come spesso accade, ambientali e, se possibile, ancora più insidiosi. Ovviamente non mi riferisco ai tifosi che, anzi, criticando in modo costruttivo in questa strana estate hanno svolto una funzione di stimolo che magari ha aiutato la società a non compiere scelte affrettate e permesso a quelli che i giudizi vanno dati solo il 31 agosto di sbizzarirsi con i 7 e i 7,5. Mi riferisco invece a tutti quelli che amano parlare e spesso, quando parlano, creano problemi. Mi riferisco a chi dice che Gilardino aveva già firmato per il Genoa e poi non è vero (il Gila rischierebbe la squalifica), mi riferisco a chi si permette di dubitare dell'originalità del comunicato dello stesso Gila salvo essere smentito dallo stesso attaccante, mi riferisco a chi annuncia che con Montolivo sarà abbastanza semplice riallacciare i fili del contratto, mi riferisco a chi parla troppo senza sapere cosa sia uno spogliatoio e gli equilibri di una squadra di calcio. A margine vi prego di sopportare anche alcune pillole in ordine sparso: tutti hanno applaudito il Babacar della primavera ma l'arrivo del carroarmato uruguayano sarà costretto a perdere almeno quattro mesi di stagione in attesa di gennaio. E', Baba, un patrimonio da non disperdere, lui ci deve mettere del suo ma Mihajlovic non può semplicemente ignorarlo, ha il dovere di trovare il linguaggio giusto per comunicare col ragazzo; ho seguito per tutta l'estate l'evoluzione di Cerci e arrivo a dire che potrebbe essere proprio lui la vera rivelazione della stagione; Montolivo merita di giocare titolare semplicemente perché è il miglior centrocampista della Fiorentina e, ovviamente, ha tutto il diritto di non rinnovare il contratto; i Della Valle, infine, hanno tutto il diritto di non farsi più vedere a Firenze e di demandare qualsiasi cosa ma, sia chiaro, se andrà bene sarà merito di chi lavora a Firenze, sporcandosi le mani, se andrà male sarà colpa di chi qui non c’è mai stato. Funziona così, è il calcio e finché qualcuno non lo cambierà tocca adattarsi.

PS.: Apprendo infine del cartellino viola e dello strano concetto di fair play che porterebbe la Fiorentina a non fermarsi finché non fischia l'arbitro. Forse mi sbaglio ma credo che proprio questa sia, da sempre, la regola principale del calcio. Ricordate? Rigore è quando arbitro fischia. Ma se ci piace di più chiamarlo fair play chiamiamolo pure fair play. Propongo la prossima innovazione: la Fiorentina esulterà solo quando la palla avrà superato la linea di porta avversaria. Buon campionato a tutti.