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L’INQUIETUDINE DI ROCCO, TRA LOCKDOWN E INFRASTRUTTURE. MA OGGI IL PALLONE SI FERMA, DA DOMANI SARÀ MERCATO. PRIMO SUMMIT LA PROSSIMA SETTIMANA: CHIESA E MILENKOVIC IN BILICO (E OCCHIO A VLAHOVIC), QUATTRO ACQUISTI NEL MIRINO

di Leonardo Bardazzi

Si racconta di una telefonata di Rocco nel cuore della notte, appena dopo la vittoria col Bologna. Si racconta di un Beppe felicissimo ma un pizzico perfino sorpreso, perché Iachini ci sperava, ma aveva capito perfettamente che la Fiorentina si stata guardando intorno. Alla fine, come ormai noto, ha scelto Rocco per tutti. Di fatto azzerando il lavoro dei suoi dirigenti e lasciando che a scegliere fosse il cuore. Beppe ha fatto un ottimo lavoro, con lui i viola si sono rialzati e sono tornati a essere squadra. La difesa ha retto e la classifica è stata sistemata senza troppi patemi, tanto che oggi, se arrivasse una logica vittoria contro i resti della Spal, la Fiorentina chiuderebbe nella parte sinistra della classifica. 

E’ vero anche però che dai piani ambiziosi di Rocco era lecito aspettarsi anche una scelta diversa, più orientata alla ricerca di un allenatore in grado di far cambiar marcia subito alla Fiorentina e di dare un gioco meno opportunista e più propositivo alla squadra. Il lockdown, l’impossibilità di tornare a Firenze, e i grossi problemi burocratici legati a stadio e centro sportivo però hanno cambiato tutto. Da New York arrivano notizie di un Commisso a dir poco infastidito per questa ormai cronica difficoltà a raggiungere quello che per lui sono priorità assolute: “L’importante è andare avanti con le infrastrutture, senza quelle non si aumentano i ricavi e non si può spendere più di tanto”, ha detto giovedì scorso durante la festa dedicata al fido Barone. Una frase chiarissima, che fa capire quanto sarà difficile far arrivare i campioni a Firenze. 

Per il Franchi però il presidente viola sarà costretto ad aspettare i tanti emendamenti presentati in Parlamento, per Campi la strada è lunga e complessa e anche per Bagno a Ripoli ha dovuto confrontarsi con le obiezioni di Pessina. Ma oggi il pallone si ferma: da domani sarà tempo di pensare alla nuova Fiorentina. Perché il mercato non aspetta e recuperare 20 punti da Milan e Napoli, non sarà affatto uno scherzo. 

A rendere ancora più nero l’umore di Rocco, ci si è messo anche il discorso arbitri. Con la Fiorentina beffata più volte (anche da designazioni discutibili), Barone bocciato in Lega e una riforma della Var che stenta a decollare. Ce n’è abbastanza insomma per descrivere un presidente nervoso e stanco dei mille problemi, forse anche per questo deciso a confermare un uomo fidatissimo (e sponsorizzato da un certo Ribery) come Beppe. Da Firenze intanto i suoi manager e una tifoseria intera, aspettano di sapere che mercato sarà e, soprattutto, con quale budget. La prossima settimana ne sapremo di più, visto che in call conference con gli uffici Mediacom, è in programma una riunione di mercato. Gli obiettivi sono chiari. E sono almeno quattro: un regista alla Torreira da affiancare all’ottimo Amrabat e a Castro, un difensore centrale, un esterno sinistro e naturalmente un bomber. Molto però passerà dagli input di Rocco e dalla soluzione di casi aperti come quelli di Chiesa e Milenkovic.

L’endorsement di Fede per Iachini non deve illudere: l’ipotesi che se ne vada è sempre molto concreta, anche perché il rinnovo resta complicatissimo. La Juve è alla finestra, il problema è capire quale sarà l’offerta, visto che il 25 viola non vale le cifre dell’anno scorso e che il Covid imporrà tagli alle spese di ogni club. Su Milenkovic (un altro in scadenza 2022) è forte il Milan: Pioli lo ha chiesto a gran voce, per lui Nikola è l’uomo giusto da piazzare al fianco di Romagnoli. Occhio anche alla situazione Vlahovic: il serbo è d’accordo per firmare fino al 2025, ma intanto non gioca più, con Iachini il feeling non è sbocciato e l’ipotesi prestito, quasi impensabile pre Covid, adesso è uno scenario tutt’altro che trascurabile. A patto naturalmente che arrivi il centravanti (Mandzukic?) che tutti si aspettano. Di certo, questa sarà l’estate in cui si capirà davvero quanto l’ambizione di Rocco potrà tradursi in reale competitività della Fiorentina. Come detto intanto, cala il sipario su una stagione unica e speriamo irripetibile. A Ferrara, senza patemi, l’unico vero spunto di interesse potrebbe essere vedere qualche giovane all’opera. L’appuntamento poi è fissato tra un paio di settimane, con ritrovo in città e probabile ritiro a Montecatini. La nuova Fiorentina ripartirà da lì, con un vecchio amico ancora in panchina e con i tifosi in ansiosa attesa di qualche botto di mercato firmato Rocco.