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L'ULTIMA CESSIONE È ANCHE LA PIÙ DETERMINANTE

di Tommaso Loreto

Definirla “sperimentale”, la Fiorentina vista ieri a Lisbona contro lo Sporting, è quasi un eufemismo. Eppure anche questi sono gli inconvenienti di un mercato di totale rivoluzione, nel quale Corvino è comunque chiamato a cercare di capitalizzare al massimo. Ed è poi per questo motivo che sostanzialmente non si è ancora terminata la fase delle cessioni “pesanti”.

E’ soprattutto il caso Kalinic a tenere banco, tanto più alla luce di un probabile derby milanese per il croato. Eppure né il Milan, né l’Inter, al momento sembrano disposte ad accontentare le pretese del dg viola, tanto che lo stesso centravanti è volato fino a Lisbona per osservare la prova, da titolare, di Babacar ed entrare soltanto nel finale.

Sarà però la sua partenza, insieme a quella di Vecino prevista già tra domani e martedì, a dare il via alla fase delle entrate. Non più scommesse giovani come quelle arrivate tra giugno e luglio, ma elementi pronti da consegnare a Pioli il prima possibile per attrezzarsi in vista della nuova stagione. L’attaccante (Simeone), l’esterno che prenderà il posto di Bernardeschi (Jesè Rodriguez e Politano le principali idee) un terzino sinistro (Aleesami del Palermo è un’idea) e un difensore d’esperienza al momento individuato in Paletta.

Le strade, segnate, sembrano essere queste pur con la consapevolezza che Corvino avrà altre piste ben più nascoste da seguire. Il tempo comincia a stringere, di fatto entriamo nel mese di agosto e l’esordio è tra poco più di 20 giorni, adesso è davvero tempo di chiudere molti discorsi e consentire al nuovo allenatore della Fiorentina di poter lavorare su una squadra meno “virtuale” di quella scesa in campo all’Alvalade contro lo Sporting. Forse anche a costo di incassare qualche milione in meno dalla partenza di Kalinic che, gioco forza, aprirebbe le porte ai tanto attesi nuovi arrivi.

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it