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L’UNICA VERA SMENTITA È FARE GRANDI COSE

di Stefano Prizio

Partiamo dalla firma di Vincenzo Italiano, un’ottima notizia, anche se si poteva aspettare un altro poco del resto è solo il 24 giugno, ma si sa è colpa dei giornalisti.
E comunque, battute sciocche a parte,  la bella nuova ha rischiato di essere offuscata dall’ennesima voce di vendita del club, stavolta agli arabi, ipotesi subito smentita dalla dirigenza viola.
Risolto il nodo allenatore, il mercato della Fiorentina può così entrare nel vivo.
Tornando però alle voci clamorose che tanto fanno arrabbiare i vertici del club viola, va detto che ad alimentarle, non è certo il ‘ grande vecchio’ che taluni amanti delle teorie del complotto sono arrivati ad evocare, del resto il grande vecchio piace, si arrivò infatti  a parlarne molti anni fa, addirittura come ispiratore delle Brigate Rosse.
E come Hyperion ( scuola di lingue parigina che fungeva da copertura per trame di servizi segreti),  piace evocare i rettiliani, gli extraterrestri il complotto demo pluto giudaico massonico, i protocolli dei savi di Sion.
Invece questo è  semmai un complotto ibrido, si alimenta da solo, senza un servizio segreto ad ordirne le trame.

Le voci  di vendita  ci sono e continueranno ad esserci ogni qual volta l’impegno di Commisso nella Fiorentina rivelerà segni di stanchezza, di noia, perché condurre una squadra di calcio è un fatto d’amore e l’amore va coltivato come una pianta, guai a fargli mancare sole,  acqua e cure.
Invece alla Fiorentina pesa l’assenza fisica del suo proprietario e pesa il clima di eterna guerriglia creato dall’atteggiamento perennemente aggressivo verso chiunque che è ormai divenuto la cifra di casa viola, Joe Barone si lamenta: ‘ qualcuno non ci vuole bene’, che è strano in effetti visti gli sforzi reiterati di Commisso e dei dirigenti di farsi benvolere da tutti, ma si sa la gente è cattiva, invidiosa e così i soliti maledetti giornalisti.

Ad ogni modo l’unica e migliore smentita di ogni voce di vendita e di ogni problema, è fare grandi cose che in questo periodo dell’anno è meglio traducibile con il fare un grande mercato, condiviso con l’allenatore, per riportare entusiasmo nell’ambiente fiorentino.
Un mercato non fatto solo di prestiti o di stipendi a giocatori condivisi con altri club, poiché questi ultimi non sono grandi segnali di rilancio, ma anzi fanno pensare a manovre di sganciamento.
Sarà anche "un mercato con poca liquidità" come ha detto Barone e come par di osservare di questi tempi un po' ovunque, ma è pur sempre stato lo stesso Commisso nell’ultima dichiarazione a dire, coi soliti toni di auto esaltazione che egli può andare in qualunque banca e farsi dare, così d’emblèe, due miliardi.
E ci vadi, direbbe il ragionier Filini.
Ci vadi e se li facci dare, perché l’unica e miglior smentita di ogni voce destabilizzante è fare grandi cose.
Non a caso, a proposito di arabi: l’amore è come la luna, se non cresce cala dice un famoso proverbio arabo.