LA CLASSIFICA PARLA: IL CAMPIONATO LANCIA UN MESSAGGIO ALLA FIORENTINA
Sarà bene non fidarsi troppo del Milan che anticipa il Natale in casa viola. Il digiuno da 76 giorni senza vittorie si è interrotto al cospetto di un Empoli comunque capace di passare in vantaggio, e questo è soltanto uno dei tanti fattori che obbligano la Fiorentina a dare vita a una nuova continuità. Non può una gara interna cancellare le problematiche emerse lungo 16 giornate, e se una nuova quadratura del cerchio è arrivata anche grazie al cambio tattico di domenica (difesa a tre e maggiore vicinanza tra Mirallas e Simeone) diventa interessante interrogarsi su quale squadra scenderà in campo a San Siro.
I rientri di Milenkovic in difesa, oltre a quelli di Edimilson e Veretout in mezzo, sembrano anticipare un ritorno all'antico, ma non è detto che si debba interrompere quanto sperimentato di recente. Lo stesso esordio di Norgaard, aggiunto a una linea mediana rossonera che si preannuncia tutt'altro che insuperabile, conferma come l'alternativa sia degna di un minimo fiducia, con tanto di metri guadagnati per Veretout a quel punto di nuovo in grado di creare pericoli. Pioli ci penserà, fermo restando che con un Mirallas in questa forma Pjaca partirà ancora una volta fuori.
Strano destino quello dei due volti più attesi dell'estate, visto che un'eventuale conferma di Norgaard probabilmente escluderebbe pure Gerson. Né il bianconero né il giallorosso hanno confermato le aspettative e anche per questo radiomercato si sofferma soprattutto in attacco parlando di Fiorentina. In realtà per entrambi la stagione, quella in viola, è ancora lunga e soltanto il campo, con annesse prestazioni, potrà rimetterli sotto i riflettori.
E' semmai la classifica a lanciare un chiaro messaggio al club viola: nonostante oltre due mesi senza vittoria l'ammucchiata nella zona europea è selvaggia. Dal Parma, 21 punti, al Milan, 27 punti, sono nove le squadre che alternano pareggi e passi falsi. Non un vanto per il campionato italiano, almeno sotto il profilo della qualità, ma certamente un'opportunità che si potrebbe anche decidere di cavalcare con la forza del mercato invernale. Il quale, per inciso, durerà di più e fino al 31 gennaio. Chissà che non sia un fattore positivo per lo stesso Corvino, di gran lunga abituato ai braccio di ferro estenuanti per restare rigido sulle proprie posizioni.
Di certo ci sarà da darsi da fare in uscita, ma anche in entrata se almeno si vorrà raccogliere l'invito di un campionato dove paradossalmente la matematica dice che tutto è possibile. La notizia del via al progetto del centro sportivo per le giovanili rappresenta un segnale finalmente concreto in ottica futura, e certamente nell'ambito dell'autofinanziamento il suo costo peserà anche sugli aspetti sportivi, ma se a gennaio si ricordassero bene anche gli obiettivi sportivi centrare i rinforzi giusti significherebbe prenderci molto più gusto, anche a livello ambientale, nella corsa a una posizione europea.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it