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LA COMPLICATISSIMA RICETTA PER RISVEGLIARE UNA FIORENTINA CHE STA PERDENDO QUOTA A LIVELLO NAZIONALE: NON SOLO MERCATO, IL PRIMO SEGNALE SIA DEI DELLA VALLE

di Marco Conterio

Il ritorno dei Della Valle. La classifica. Le prestazioni altalenanti. La Fiorentina, in questa stagione, non offre profondi spazi e temi  di discussione e riflessione. Purtroppo l'alone d'inedia in cui è sprofondata la squadra viola ha coinvolto i tifosi, i lettori, gli ascoltatori, gli appassionati. Che viaggiano in quest'annata pensando di sapere già un finale scritto: Fiorentina senza Europa, i tormentoni sulle uscite che ritorneranno (soprattutto su Federico Chiesa nonostante il rinnovo) e via discorrendo.

Come uscirne? Come superare questa sensazione di scontatezza e di normalità? Perché Firenze detesta ciò che è scontato e normale. Nel bene, nel male, ama l'eccesso, la virtù del tentare e dell'osare. Firenze ha amato la sregolatezza di Mutu, fatica a far entrare nel suo cuore le giocate di Eysseric. Si è emozionata con le giocate di Edmundo, coi doppi passi di Osvaldo, si è sentita viva pure durante i loro sprofondi.

L'esempio arriva dalla stampa nazionale. Se durante l'era Prandelli, ma anche durante quelle dei grandi campioni, dei talenti e dei colpi a effetto, la Fiorentina aveva una rilevanza forte in tutta Italia (chiaro, non quella di Juventus, Napoli, Inter e Milan ma lì dipende chiaramente dal bacino d'utenza ed è quello che fa vendere), adesso no. Adesso la Fiorentina trova lo spazio delle squadre di medio-bassa classifica, su giornali, televisioni, radio e pure sui siti nazionali d'informazione. E' quello il punto. Questa Fiorentina desta poco interesse. Desta poca attenzione.

Come uscirne? Nel calcio, senza girarci troppo intorno, tutto ruota attorno ai soldi. Agli investimenti. Per questo la famiglia Della Valle non solo deve tornare a farsi sentire ma anche a chiarire quale sia il progetto della Fiorentina. Corvino ha sempre agito, sul mercato, a 'euro zero', anzi piuttosto cercando di rientrare come da diktat societario. Però a gennaio c'è una grande possibilità. Serve qualcuno che infiammi la piazza. Un nome, un sogno. Perché la normalità ha fatto scadere la Fiorentina in un anonimato preoccupante e la visibilità nazionale ne è la fotografia. "Ci sono speranze per il futuro", dice il dg viola, Corvino. E' indubbio. Sta ai Della Valle, prima che a dirigenza, allenatore e giocatori, riaccenderle.