LA FIORENTINA HA DECISO: LA SQUADRA SARÀ VOTATA ALL'ATTACCO
Sembra esserci un punto fermo nella costruzione della nuova squadra. Per l’allenatore occorre attendere ancora un paio di giorni ma nel frattempo la Fiorentina ha deciso. Indipendentemente da Montella o Zola, la formazione del prossimo anno sarà votata all’attacco, frizzante e esplosiva. Per adesso si tratta di un’idea tutta da sviluppare, perché il gruppo deve essere rifondato e modellato. Ma la volontà è quella di ripartire con una squadra che abbia una forte impronta offensiva, che possa piacere, impressionare subito e sia capace, perchè no?, di infiammare il pubblico. Certo, adesso servono i fatti, ma un concetto del genere è subito da sposare. La Fiorentina ha bisogno di riconquistare un’enorme fetta di spettatori, ha la necessità che la gente torni a popolare il Franchi. E per far innamorare o almeno per far riemergere l’interesse nella tifoseria deve allestire una formazione brillante, innanzitutto nel concetto di gioco. Se non sarà possibile arrivare ad acquistare primissime scelte (non fosse altro per l’inevitabile ritardo con cui si è partiti) sarà comunque determinante puntare su giocatori funzionali al progetto tattico che in questo momento è stato individuato nel 4-3-3. Per riaprire un ciclo occore proprio una squadra sbarazzina e non sparagnina.
Anche ieri, giorno di festa, il duo Macia-Pradè ha lavorato alacremente perché gli affari da portare avanti non mancano. Il direttore tecnico spagnolo continua a tenere accese le piste estere in particolare quella che porta a Kuyt, un giocatore capace di ricoprire più ruoli (può essere utilizzato anche nel trio d’attacco) e che a Firenze probabilmente si farebbe apprezzare anche per la sua generosità. Pradè si è già calato nel suo ruolo, attivandosi sia sui giocatori italiani che stranieri. L’impressione è che alla fine la Fiorentina dovrà acquistare almeno sei giocatori: c’è incertezza sul portiere - Neto o uno più esperto - due difensori che andranno a sostituire Natali e il possibile partente Gamberini (anche solo come riserve), un esterno sinistro, un paio di centrocampista e due attaccanti. Come si vede per il duo di mercato viola non ci sarà respiro, sarà una corsa contro il tempo per consegnare al nuovo allenatore una squadra quasi al completo per l’inizio del ritiro a metà luglio. Senza contare che poi tutti dovranno restare vigili su Jovetic. Le grandi, anche all’estero, non si sono ancora mosse concretamente ma tra breve saranno pronte per farlo. Occorrerà vedere con quali offerte.
Lorenzo Marucci