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LA FORZA DELL'ORA DI PRANZO. MA ZOHORE È PRONTO O NO?

di Lorenzo Marucci
Lorenzo Marucci

Ci sono partite che sembrano proibitive ma che come accaduto a San Siro con il Milan possono essere vinte. Ci sono partite come quella di oggi con l'Inter che non appaiono di una difficoltà insormontabile ma in cui è lecito accontentarsi anche di un punto. Accontentarsi dopo aver giocato la partita, naturalmente. Perché la Fiorentina adesso ha bisogno di iniziare col piede giusto un trittico di gare che preoccupa: dopo i nerazzurri arriveranno le trasferte con Roma e Atalanta. La condizione di emergenza della Fiorentina induce peraltro a pensare che un pari sarebbe già un risultato da salutare con piacere. La squadra giocherà senza attaccanti e a molti non sarebbe sembrato fuori luogo vedere Zohore, almeno in panchina (è stato chiamato Acosty). Se non viene convocato neppure in una situazione del genere, spuntano parecchie domande sulla sua condizione di forma e non solo. L'impressione è che Rossi non lo veda ancora pronto, anche perché non lo ha mai convocato e pure in Primavera finora non ha fatto sfracelli. Lo aspettiamo ma forse anche per i grandi paragoni fatti al momento del suo arrivo a Firenze era lecito attendersi di più.
   Altri fattori comunque potrebbero giocare a favore dei viola. Nel lunch-time (all'ora di pranzo) la Fiorentina in sette partite non ha mai perso  - quattro vittorie e tre pareggi - e per due volte ha già giocato in questa stagione in questo orario vincendo una gara e pareggiando l'altra. A mezzogiorno e mezzo insomma la Fiorentina sembra trovare nuove e quasi sconosciute energie. Se è vero che l'Inter vuol giocarsi tutte le carte per tornare al terzo posto, Gamberini e compagni devono tornare a mostrare la propria personalità al Franchi, scrollandosi di dosso quei timori che l'hanno spesso bloccata proprio nelle gare interne. Per sperare in un risultato positivo i viola devono aggrapparsi a tutto, anche al discreto impatto di Delio Rossi contro le grandi, a parte la vergognosa prestazione contro la Juve. In campionato il tecnico ha pareggiato e vinto con il Milan e ha battuto la Roma  e l'Udinese. Serve ora un nuovo successo contro una big, sia pure un po' sbiadita come l'Inter.

Lorenzo Marucci