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LA LAZIO AL FRANCHI: SE NON È UN ESAME POCO CI MANCA. PONGRACIC OUT E LA TENTAZIONE GUDMUNDSSON.

di Tommaso Loreto

E’ un clima più da inverno inoltrato che non da autunno, tanto più dopo qualche giornata di bel tempo che fa apprezzare ancora di più il passaggio dal caldo tropicale a una stagione più moderata. Eppure è così, oggi al Franchi all’ora di pranzo non farà freddo come capita in altri mesi dell’anno ma è indubbio che un certo clima di sfiducia intorno al tecnico abbia preso corpo dopo il primo k.o. stagionale. Intendiamoci, a Bergamo si sono finalmente visti progressi e anche un’idea più chiara di gioco, ma le amnesie difensive che hanno consentito alla squadra di Gasperini restano sulla lavagna a ricordare come determinate scelte non abbiano pagato.

Scelte più logiche - Quindi più che un cambio radicale, magari di modulo, i più si aspettano una Fiorentina più equilibrata, soprattutto in difesa dove c’è da augurarsi Palladino abbia saputo mettere mano. E’ in questo reparto che ancor prima del modulo c’è da augurarsi che gli interpreti si ritrovino a maggior agio, pur dovendo adeguarsi all’assenza di Pongracic. Il risentimento muscolare che tiene fuori il croato all’ultimo minuto non è certamente una buona notizia, ma diventa pur sempre un’opportunità di riscatto per il trio tanto discusso a Bergamo con Quarta e Biraghi ai fianchi di Ranieri.

Attesa Gud - Di certo l’attesa è tutta per Gudmundsson. Che l’islandese cominci dal primo minuto o entri a partita in corso a questo punto poco cambia, conta soprattutto che sia in grado di cominciare la sua stagione e che possa aiutare a legare il gioco come tutti si aspettano. Con un centrocampo che potrebbe essere simile a quello di Bergamo, con il solo Adli a insidiare Bove, l’esordio dell’ex Genoa è uno degli aspetti per cui andare allo stadio oggi, fosse solo per vedere che sintonia può crearsi con Kean e dove i due colpi principali del mercato viola potranno traghettare la squadra in classifica.

Commisso torna allo stadio - Intanto al Franchi si rivedrà anche Commisso, l’ultima volta fu per la semifinale con il Bruges in Conference League. Il presidente è reduce da un incontro con la Sindaca Funaro che segna una nuova ripartenza lungo la vicenda stadio, anche se con la permanenza della squadra i tempi degli interventi di ammodernamento sono destinati ad ampliarsi. Dal vertice del club alla dirigenza la grande novità di questo avvio di stagione è stata una comunicazione di gran lunga più morbida e ponderata, e lo stesso Commisso ha confermato il cambio di direzione con la recente intervista alla Gazzetta. Anche con il Comune, sul fronte stadio, c’è da augurarsi che la rinnovata diplomazia funzioni da acceleratore per un processo che dovrà necessariamente restituire alla Fiorentina, ma soprattutto ai tifosi, un impianto più adeguato e più moderno.