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LA MEGLIO DELLA A2, LA VIOLA, CONTRO LA PIU’ SCARSA DELLA A1, LA JUVE

di Stefano Prizio

Con le piogge e il primo freddo, arriva anche il primo appuntamento stagionale con la Juventus, uno strano appuntamento invero, poiché la Fiorentina, grazie alla cura Italiano, ha impattato il campionato con piglio inatteso, partenza positiva che ha visto di contro un’altrettanto imprevista crisi bianconera.

La squadra gigliata è leader di quella che abbiamo spesso chiamato A2, ovvero la classifica delle ‘seconde’, le squadre tolte le prime 7 che ad inizio torneo partivano davanti ai viola nel pronostico, la Juve invece al momento, risulta la peggiore proprie di quelle sette, ex sorelle, chiamate a battersi per il titolo e le piazze europee.

Perciò i viola sono sopra, gli strisciati sotto, quasi inedita posizione del kamasutra pallonaro italiano. Il fatto è che la Juve non ha un gioco, la squadra di Italiano invece lo ha ed ha personalità. Con lo Spezia si è anche si è indicata la strada per la soluzione di quella fastidiosa nuvolina su Vlahovic che da campione quale è ha spazzato via i dubbi e i mugugni con tre bei gol, e pensare che in settimana i geni del pallone parlato avevano cianciato: ‘che giochi Kokorin’ (sì, ma a scacchi), ‘che vada in tribuna’, ‘riprendiamo Gori’ (sì, Cecchi).

Naturale che i viola debbano guardarsi dalle due facce di una squadra ferita, ma con grandi individualità che non a caso in Champions ha dato un segnale di ripresa, ma tutto questo Vincenzo Italiano lo sa bene e anche se in poche ore, ha preparato al meglio la sfida.
Comunque l’onere della prova è sulle spalle bianconere, toccherebbe a loro fugare i dubbi sul reale valore della squadra della famiglia Agnelli- Elkann.

I viola invece vanno a Torino con animo leggero, consapevoli di giocarsela, come fanno ovunque, forti dei loro 3 punti di vantaggio sugli avversari.
Quindi all’arrembaggio dello stadium, perché un risultato positivo galvanizzerebbe ancor di più Rocco, spingendolo ad ulteriori investimenti perché la Fiorentina compia il gran salto nel suo potenziale, magari già dal mercato invernale.

Peccato solo per l’annunciato boicottaggio del tifo organizzato viola che diserta Torino a causa delle modalità imposte dalla Juve per comprare i biglietti. Questi no green pass del pallone sembrano fuori dal tempo nel calcio di oggi che va cambiando, il problema è dare i dati sensibili al sito bianconero? Allora immaginiamo che tutti  questi tifosi non siano iscritti ad alcun social.

I problemi sono capienza e prezzo? Lo stadium è un impianto di proprietà, struttura all’avanguardia, sulla quale è normale decida il club che ci ha investito, quindi meglio abituarsi per il giorno in cui anche a Firenze dovesse esserci uno stadio della Fiorentina, quel giorno i prezzi aumenteranno e le modalità di fruizione avranno regole diverse dal passato, meglio adattarsi oppure astenersi e seguire il calcio solo in tv o manco quello e portare la ganza in camporella il giorno della partita che se ne giovano salute, tasche e armonia famigliare. Boicottaggi e scioperi, negli anni ’20 del secolo, francamente meriterebbero altri motivi.