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LA MIA SQUADRA PER L'EUROPA

di Leonardo Petri

E' passata una settimana dall'arrivo di Pradè e dall'ufficializzazione del ruolo di Macia e mi sembra di poter dire che, finora, si stiano muovendo in maniera positiva. Stanno, cioè, facendo quel che avevano detto di voler fare sette giorni fa. Innanzitutto scegliere l'allenatore che immediatamente è stato individuato nella figura di Montella. Detto fatto, Pradé è volato a Catania per trattare col club che ne detiene il cartellino. Tutto alla luce del sole, benissimo così, alla faccia di chi avrebbe auspicato l'arrivo di uno dei tanti vecchi arnesi che popolano il calcio italiano. Ribadisco un concetto che trovo fondamentale, la rivoluzione va effettuata nei fatti prima che nelle facce e a Firenze mi sembra si stia percorrendo la strada giusta. Per questo mi avventuro nel gioco preferito in città, la costruzione virtuale della squadra del prossimo anno. Cercando di far spendere il giusto, anche solo per gioco, ai fratelli Della Valle. In porta sto tranquillo con Neto che continua ad essere nel giro della nazionale brasiliana. Serve un secondo, di esperienza, consapevole del proprio ruolo ma affidabile. Non si trovasse o costasse troppo non escluderei di dare una chance a Seculin, che ha fatto bene ritagliandosi un bel po' di spazio alla Juve Stabia. Veniamo alla difesa. A destra terrei De Silvestri e valuterei attentamente l'opportunità di riscattare Cassani a 2,8. Considero l'ex nazionale un buon giocatore ma credo che, fra i quasi tre milioni del riscatto e l'ingaggio la Fiorentina possa trovare qualcos'altro di maggior prospettiva. Dico di più. Avrei il coraggio di risparmiare questi soldi e far tornare dalla Carrarese Piccini, prodotto del vivaio che ha stupefatto tutti per il campionato appena disputato in prima divisione. Fermo restando che, per me, quel ruolo sarebbe tagliato per Schelotto dell'Atalanta. In mezzo alla difesa ci sono Camporese e Nastasic, più Hegazy che arriverà. Tre ventenni. Forse manderei Camporese in prestito a giocare e cercherei due elementi per completare il reparto. Dico Andreolli dal Chievo e l'obiettivo di tante estati, Zapata, fresco di retrocessione col Villareal. A sinistra c'è Pasqual, gli affiancherei un uomo in grado di fargli concorrenza e, quindi, un titolare. Il sogno, forse inarrivabile, è Basta dell'Udinese. Centrocampo. Lodi davanti alla difesa, oppure Kurtic che è il miglior centrocampista della B col Varese (la proprietà è del Palermo), magari entrambi. Behrami va confermato mentre scommetto sull'olandese Strootman, 23 anni, che dopo l'Europeo temo diverrà inarrivabile. Jorginho del Verona, Parolo del Cesena li terrei d'occhio, mentre Muniain dell'Athletic Bilbao potrebbe non adattarsi benissimo al calcio italiano. Se servisse un uomo in rosa affidabile ed esperto penserei a Migliaccio del Palermo. In attacco se Jovetic resta, col 4-3-3 di Montella lo vedo prima punta e Kuyt a destra e Floro Flores a sinistra non mi sembrano soluzioni disprezzabili. Di esterni offensivi seguirei anche Juanito Gomez del Verona, ovviamente Barrientos del Catania. Mi piace molto anche Sansone del Sassuolo, prima punta atipica e seconda punta alla Chiesa (con le dovute proporzioni). Ma vorrei anche una prima punta vera, uno di fisico, ad esempio Guidetti del Feyenoord (ma è di proprietà del Chelsea) o, per restare al nostro campionato, Gabbiadini dell'Atalanta, un ragazzo che, per il sottoscritto, sarà in nazionale ai mondiali brasiliani del 2014. RiassUmendo, col 4-3-3, questa è la mia formazione: Neto; De Silvestri, Zapata, Nastasic, Basta; Behrami, Lodi (Kurtic), Strootman; Kuyt, Jovetic, Flor Flores. Rileggo e penso che, forse costerebbe troppo. Allora via Jo-Jo a peso d'oro e dentro Gabbiadini. Direi, per stare con i piedi per terra, Europa sicura.

Leonardo Petri 

giornalista di Canale10