LA PRIMAVERA HA FATTO IL MASSIMO, DUE-TRE GIOVANI PRONTI PER PIOLI. PER MERET LO SFORZO E’ GRANDE. PJACA SENZA CHIESA E’ DURA...
Crediamo che un bell’applauso vada fatto a Bigica e ai suoi ragazzi. Sono arrivati in finale per il secondo anno consecutivo e hanno perso tre volte con l’Inter...se ci mettiamo dentro anche il Viareggio. Tre indizi fanno una prova: i nerazzurri sono troppo più forti dei viola, bastano pochi minuti di una partita per verificarlo. Ci sono 20 milioni di differenza tra la Primavera viola e quella dell’Inter. E forse siamo bassi... Investimenti ciclopici per il vivaio nerazzurro che miete successi in quantità copiosa. Il regista Pompetti, l’esterno Valietti, gli attaccanti Colidio e Rover ci hanno impressionati.
Non che la Fiorentina non spenda, per carità, ma a Milano girano un altro film. Ecco perché pensiamo che aver portato ai supplementari la squadra di Vecchi per i viola rappresenti una sorta di successo. Bigica ha fatto un grande lavoro e i dirigenti della cantera fiorentina altrettanto: bravi tutti, applausi. A Reggio Emilia abbiamo visto dare il massimo ai viola, punto e basta. Ora il vero traguardo è capire quanti di questi giovani possano far comodo a Pioli o alle casse del mercato. Stefano era in tribuna col suo omologo nerazzurro Spalletti, avrà tratto certamente indicazioni interessanti. Pensiamo che almeno due-tre ragazzi possano intraprendere un percorso: Gori, Sottil e il portiere Cerofolini. Senza dimenticare l’esterno Ranieri. Gente su cui lavorare a fondo, ma si intravedono delle prospettive. Altri sono più indietro, soprattutto in difesa e a centrocampo. Corvino intanto sonda il mercato. I rumors confermano che il direttore generale si sta muovendo su bersagli grossi. Riuscirà a portarli a casa? Questa è la sfida.
L’idea di corteggiare Meret è giusta: ha appena 21 anni e potrebbe mettere al sicuro la porta viola per tantissimi anni. Servono 15-20 milioni: dove li trova Corvino? Prestito con un pagherò tra un anno? Può darsi. Ma se questo ragionamento lo abbiniamo a Pjaca, torniamo ad una riflessione che abbiamo già fatto di recente. Si fa fatica a pensare che in tutto questo non entri la cessione di Chiesa. E’ dura spendere senza i suoi soldi... Allora a questo punto tiriamo una linea: Chiesa sarà sicuramente venduto, ma quando? Diciamo che la dirigenza viola spera di tenerlo questa estate consapevole però di dover farlo partire tra 12 mesi. In un caso o in un altro può programmare l’ingresso nelle casse di 60-70 milioni: ecco perché si parla di Meret, di Pjaca e di altri nomi pesanti.
Certo, resta un velo di tristezza se ripensiamo ai tempi in cui i Della Valle opponevano il loro fiero “niet” alle cessioni di Toni, Mutu e Jovetic. Quei rifiuti riempivano d’orgoglio i tifosi viola che si riconoscevano in un leader e in un progetto (parola che non ci piace, ma allora ci stava bene): ora purtroppo tutto è evaporato. I tempi sono cambiati, purtroppo in peggio. Non resta che prenderne atto nella speranza che Corvino riesca ad ottimizzare le partenze, anche le più dolorose.