LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA, FIRENZE ASPETTA FIDUCIOSA. CHIESA TORNA NEL WEEK END: ECCO LA STRATEGIA PER FARLO RESTARE. TONALI, IL VERRATTI SFUMATO DI QUALCHE ANNO FA, E LA VOGLIA DI GODERSI LO SPETTACOLO
La quiete prima della tempesta. Almeno questa è la speranza dei fiorentini. Il mercato è iniziato da giorni, ma della Fiorentina ancora nessuna traccia. Montella intanto lavora tra i ragazzini, in America si porterà dietro qualche scarto e magari sarà costretto pure a sfidare le grandi senza opporre troppa resistenza. E’ il prezzo da pagare in un’estate da anno zero, con Rocco che spinge per creare un grande futuro, a patto però di non essere preso per il collo. “Tutti vogliono i miei soldi”, avrebbe confidato lui stesso: benvenuto nel mondo del calcio, dove procuratori, intermediari o presunti tali lavorano ogni minuto per far schizzare i prezzi e massimizzare i profitti, anche e soprattutto a spese di signori facoltosi impazienti di costruire una squadra da vertice. La diplomazia di Pradé e la strategia dell’attesa dunque sono l’unica possibile, anche se il tassametro corre (tra poco più di un mese sarà già coppa Italia) e la gente viola sogna grandi acquisti. A Moena si suda, ma la storia di questa rivoluzione a stelle e strisce viola è ancora tutta da scrivere. La prima mossa potrebbe essere l’addio di Veretout. In Val di Fassa è salito controvoglia, da tempo ormai ha la testa da un’altra parte e l’accordo col Milan (o con chi vorrà lui) sarà un bene per tutti. Alla Fiorentina arriveranno una ventina di milioni buoni per fare mercato, e questa già di per sé è un’ottima consolazione: chi non vuol starci è bene che vada, di gente col muso in questi anni ne abbiamo sopportata anche troppa.
La prossima comunque sarà una settimana tosta: tornano i big dalle vacanze, si vedrà Zurkowski (ragazzo interessante, anche se non esattamente con le caratteristiche del centrocampista montelliano) e soprattutto ci sarà Chiesa. Nel fine settimana Fede è atteso a Firenze, martedì prossimo invece volerà negli USA, dove ad attenderlo ci sarà Commisso.
Prima della partenza, quasi certo che Pradé e Barone - oggi a proposito Joe è atteso in ritiro - facciano i primi passi per far chiarezza con i Chiesa, poi toccherà proprio a Rocco mettere la parola fine alla vicenda: “Chiesa non si muove” è il mantra del nuovo presidente. Metterlo in dubbio, fino a prova contraria, sarebbe poco logico. Certo, il calcio di oggi va in altre direzioni e spesso i giovani calciatori si fanno affabulare da promesse di ricchi ingaggi e dalla possibilità di lottare per grandi traguardi. I contratti però si rispettano e proprio per questo Rocco ha già messo più volte i puntini sulle i: “Che io sappia non ci sono clausole che impediscano una sua conferma”.
Per Commisso insomma le chiacchiere stanno a zero, chiunque abbia fatto ammiccamenti al suo gioiello dovrà farsene una ragione. Non resta allora che ascoltare l’opinione di Chiesa e magari capire se la Fiorentina vorrà offrirgli un contratto più ricco. Dubito che Fede voglia andare allo scontro, ma rinunciare alla Champions sarà comunque un boccone amaro da fargli mandar giù. La Fiorentina è pronta a offrirgli un contratto più importante e magari a promettergli di lasciarlo andare tra un anno, qualora la rinascita viola corresse troppo lenta rispetto alla sua ambizione.
Poi naturalmente conterà anche il valore della squadra che la Fiorentina gli costruirà intorno: Tonali per esempio sarebbe un grande acquisto. Giovane, italiano, piedi buoni, cervello fino. Costa tanto, è vero, ma certi investimenti potrebbero diventare miniere d’oro e non solo pensando a eventuali plusvalenze future. Proprio Pradè fu a un passo da Verratti qualche anno fa: ecco, stavolta non vorremmo mangiarci le mani, ma goderci lo spettacolo.