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LA ROMA PIOMBA SU KAYODE: OFFRE BOVE. TERRACCIANO PROLUNGA E GIOCA A PARMA. AMRABAT CON LA VALIGIA, MA ORA FA COMODO. SERVONO DIFENSORI: LA SOCIETÀ LO SA? GUDMUNDSSON SI FA E NICO VA ALLA JUVE

di Mario Tenerani

Partiamo dalla fine del discorso che poi, se ci pensiamo bene, è l'incipit del problema: non sono in discussione i calciatori arrivati fino ad oggi a Firenze, ma quelli che mancano. La Fiorentina, intesa come società, politica, programmazione, ha marciato con passo troppo lento. Ingiustificabile. 

Ad eccezione dell'operazione Kean, velocissima e spiegabile con i rapporti, ormai più che stretti con la Juventus - legame che infastidisce non poco una buona parte della tifoseria viola -, gli altri affari sono stati masticati a lungo. La domanda è semplice: perché la Fiorentina si deve presentare all'esordio in campionato senza un paio di centrocampisti e altrettanti difensori? Mancherebbe pure il sostituto di Nzola per essere precisi dal punto di vista numerico, ma accontentiamoci di un inizio incoraggiante di Kean e auguriamoci che Beltran finalmente esploda. Senza dimenticare la conclamata generosità di Kouame. Sabato a Parma Ranieri sarà squalificato, dietro avranno la maglia Quarta e Pongracic, il terzo (ci piace chiamarlo così, più di "braccetto") sarà Biraghi che da tutta la vita spinge sulla fascia, insomma fa un altro mestiere. In panchina il giovane Comuzzo. Non è comprensibile iniziare il campionato in modo cosi superficiale. Quando un tecnico schiera la difesa a tre, deve avere in rosa sei centrali. E' comprensibile a tutti questo discorso? Anche se oggi arrivassero due elementi Palladino non avrebbe il tempo materiale di prepararli. 

Andiamo avanti: a centrocampo, reparto che la Fiorentina sapeva da tanto tempo essere sguarnito (tra fine prestiti e mancati riscatti, al momento prevede Mandragora e Bianco, più l'adattato Barak (abituato a muoversi dietro le punte). La società ha preso Richardson che oggi sarà a Firenze: ottimo prospetto, ma non conosce allenatore e compagni. Morale: la Fiorentina ha sprecato tempo prezioso e ci auguriamo che non debba pagare dazio nel periodo agostano della Serie A e nel preliminare di Conference League. Eppure le risorse economiche non dovrebbero mancare: e allora? I soldi, per il club viola, non dovevano essere un problema o ci siamo persi un passaggio? 

Detto ciò, siamo convinti che alla fine i dirigenti faranno una discreta squadra, ma ci riserviamo di scrivere per quale obiettivo correrà. Ad oggi la fascia di classifica, ad essere ottimisti, resta intorno all'ottavo posto. Vedremo. Poco comprensibile anche la strategia per la porta. Per restare in tema, siamo spiazzati... 

Avevamo capito da qualche settimana che Palladino desiderava un altro portiere. Legittimo, è lui il responsabile tecnico e infatti è stato accontentato. E' arrivato un guru della porta come De Gea che però è fermo da 14 mesi e dunque ha bisogno di prepararsi prima di scendere in campo. Si ipotizzava la promozione del talento Martinelli, classe 2006, orgoglio del vivaio viola. De Gea titolare, il ragazzo alle spalle pronto come una spugna a rubare tutti i trucchi per diventare un numero uno internazionale e via Terracciano con Christensen, uno dei tanti acquisti sbagliati di questo team di mercato guidato da Pradè. 

Pietro era ad un passo dal Monza e poi, tutto ad un tratto, ecco arrivare il rinnovo contrattuale. Forse Terracciano prima del 31 agosto andrà comunque via, ma stante cosi le cose giocherà a Parma perché De Gea, come detto, si deve rimettere in moto. E Martinelli? Se qui è sacrificato deve andare a giocare veramente per rientrare alla base più forte. 

Ci sbilanciamo: Gudmundsson tra poco sarà un attaccante della Fiorentina. E' vero, col mercato non si sa mai, però siamo certi che dopo il lavoro di tessitura portato avanti dalla società viola, sarà dura fallire questo obiettivo. Sarebbe un'altra cosa ingiustificabile e due sarebbero troppe. L'islandese rappresenta un grande colpo per la Fiorentina, l'ideale sostituto di Gonzalez che finirà alla Juve. A Torino hanno un'emergenza con gli esterni e l'argentino è la risorsa ideale, per i bianconeri. Sarebbe "vietato" vendere il capocannoniere della Fiorentina, ma conosciamo le regole del gioco di Firenze: per comprare si deve vendere. Purtroppo Gonzalez sarà un altro viola ceduto alla Juventus, ma di questo abbiamo già parlato. Una manovra che non può scendere sotto i 30 milioni minimo di valutazione per la Fiorentina e non è escluso che rientri anche McKennie nell'operazione anche se l'americano ha pretese alte di ingaggio e sogni di Champions League. Pure su questo punto Pradè e coloro che lo assistono dovrebbero porsi una questione: vale la pena insistere su un giocatore che non muore dalla voglia di venire a Firenze?

La Roma cerca un terzino destro forte: si è mossa su Bellanova e adesso è piombata su Kayode. Dopo Milenkovic e quasi sicuramente Gonzalez, la Fiorentina si priverà di un altro gioiello di famiglia? Siamo pronti a tutto, quindi nessuna sorpresa. La Roma offre Bove più circa 8 milioni: il centrocampista piace alla Fiorentina. Poi ci sono altre contropartite che Pradè farebbe bene a ignorare: si va da Zalewski a Kumbulla. Non scherziamo... 

Amrabat ha la valigia in mano però Palladino gli ha fatto una dichiarazione d'amore calcistica, non lo lascerebbe mai partire. Un compromesso? Considerando l'emergenza che ha la Fiorentina in mezzo al campo, il marocchino può giocare a Parma. Tutto molto strano o forse tutto molto normale. La Fiorentina è un mistero, ma Palladino, pur in queste condizioni, cioè con un cantiere aperto, sta lavorando molto bene. Anche a Friburgo si sono viste trame interessanti. L'allenatore ha la stoffa, dategli gli strumenti per cucirla.