LA SERENITÀ DEL SECONDO POSTO E L'INTER NEL MIRINO: SOUSA HA GIA' VINTO LA SUA PRIMA SFIDA
Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. E c'è da scommettere sull'unanime piacere che colpisce il tifoso viola di fronte alla classifica. La Fiorentina di Sousa si è già lasciata alle spalle un'estate di polemiche e dubbi, e le quattro vittorie su cinque gare inanellate da metà agosto a oggi, sono il primo vero grande risultato del nuovo tecnico viola. Perchè a memoria è particolarmente difficile ricordare un inserimento così positivo, e immediato, di un allenatore straniero in Serie A. E perchè la stessa eredità lasciata in dote da Montella era un fardello che avrebbe potuto affossare chiunque.
Paulo non si è scomposto, ha sì costruito una fitta rete dialettica (e sono particolarmente importanti i suoi riferimenti alla critica fiorentina che, invece, spesso tocca l'eccessiva permalosaggine societaria) ma ha prima di tutto imposto la sua convinzione a tutto il gruppo, dirigenza inclusa. I risultati si sono subito visti. Senza entrare nella disquisizione tra chi apprezza più i punti e chi invece punta il dito sulla qualità del gioco viola, è certamente l'atteggiamento la risorsa migliore sfoderata dalla Fiorentina in questo avvio di stagione.
Fuori dal campo con un dialogo costante (che tocca non solo la gente, ma gli stessi dirigenti, come capitato sottolinenando che il colpo dell'estate è stata la cessione di Savic e non l'arrivo di Suarez) e in campo con le vittorie. La Viola di Sousa ha ancora qualche problema nel trovare la giusta quadratura (e gli stessi esperimenti del tecnico ne confermano la ricerca) ma certamente mette in campo una cattiveria agonistica che mancava da tempo. Il ritornello delle partite che questa squadra ha vinto (e che invece non sarebbe riuscita a vincere con il gioco di Montella) porta con sé tutto sommato fondi di verità, e sono i punti persi soprattutto nella passata stagione a confermarlo.
Per Sousa c'è ancora molto tempo prima di individuare tutti gli equilibri vincenti della rosa a disposizione (ecco perchè anche qualsiasi giudizio sarebbe prematuro), ma la sua voglia di credere nel risultato positivo contro ogni avversario pare aver già coinvolto tutti. Domenica a San Siro, contro l'Inter, la convinzione nei propri mezzi e la serenità di giocarsela liberamente senza patemi d'animo per un secondo posto insperato potrà essere di nuovo decisiva. Dopo appena cinque giornate, per Sousa, è già un grande successo.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it