LA SOCIETÀ HA UNA MISSIONE DECISIVA: STRAPPARE IL RINNOVO A BERNARDESCHI. I VIOLA NON POSSONO PERDERLO. RESTERANNO POCHI TITOLARI: RIVOLUZIONE
Scegliere a chi consegnare la panchina viola per la prossima stagione è un’impresa dura, trattenere Bernadeschi lo è ancora di più… Una priorità assoluta, non solo da un punto di vista tecnico, ma anche comunicativo. La società viola non si trova in una posizione invidiabile… Deve condurre una trattativa per il rinnovo che non può permettersi di sbagliare. Perdere Bernardeschi anche di fronte ad un’adeguata contropartita economica, equivarrebbe ad un segnale di debolezza nei confronti di una piazza che ha bisogno di simboli a cui aggrapparsi per ripartire dopo il fiele di questa annata.
Il club viola ha fatto bene ad affrontare subito la questione, non sprecando tempo utile. Una base di 2 milioni netti a stagione per un lustro è stata offerta al giocatore. Il raddoppio dello stipendio, però, potrebbe non essere sufficiente di fronte alle offerte che stanno arrivando sulla testa del giocatore. E’ possibile che la Fiorentina si trovi a ritoccare in alto i numeri messi sul tavolo dell’accordo, ma in una vicenda così spinosa sono modalità che fanno parte del gioco. Determinante alla fine è alzarsi dalla trattativa con una stretta di mano che sancisca l’ufficialità del nuovo legame tra Bernardeschi e la Fiorentina. Lo abbiamo già detto: Firenze è in apnea perché Federico è il gioiello di casa e la gente vorrebbe goderselo ancora un po’…
Contestualmente cresce la tela tessuta da Corvino per catturare il nuovo allenatore. Sappiamo che il tecnico in questione adesso è sotto contratto…quindi non è possibile farlo uscire allo scoperto. Ma i movimenti sotterranei vanno avanti: con Di Francesco in pole, Pioli a ruota, Sarri sempre nel mirino e Spalletti, laggiù lontano, ma più vicino sotto forma di sogno… Sappiamo anche che la proprietà quando si tratta di puntare un allenatore non si accontenta della normalità - come invece ha fatto negli ultimi anni per il mercato… -, cerca sempre un profilo di spessore. E anche stavolta sarà così: questo spiega perché per la panchina viola girino nomi pesanti.
Sousa e la squadra, intanto, sono chiamati a riprendere il cammino di vittorie ottenuto con Cagliari e Crotone: ci sono speranze esigue di arrivare al sesto posto, ma anche quelle poche vanno tenute in vita. Serve anche per dare un senso ad una stagione partita male e compromessa da subito dopo una bella collezione di errori. Corvino sta disegnando sulla carta la rivoluzione della prossima estate: resteranno solo pochi titolari, ma qualcuno ha ancora discrete chance a disposizione per convincere la società a farlo rimanere a Firenze. Quale migliore occasione della prossime partite per dimostrare di “essere da Fiorentina”. Già, quale occasione migliore…