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LA VERITÀ DI BORJA VALERO FA NASCERE NUOVI DUBBI SU CORVINO. E CON KALINIC STA PER SCOPPIARE UN ALTRO CASO. BERNA SNOBBA FIRENZE, SARÀ MULTATO. DE ROON È OK. EYSSERIC E SIMEONE BLOCCATI. TROPPE SCOMMESSE

di Enzo Bucchioni

La verità di Borja Valero arriva come un pugno nello stomaco. In buona sostanza, direbbe Jonnhy Stecchino, il centrocampista spagnolo è stato costretto a lasciare Firenze da Pantaleo Corvino. Lui, per correttezza, il nome non lo fa mai, ma siccome è chiarissimo, lo facciamo noi. Corvino come con Gonzalo, con Kalinic a gennaio, con Borja e con altri. E allora siamo ancora qui a chiederci se il ritorno del Dg sia stata una mossa giusta. La Fiorentina aveva bisogno di ritrovare coesione dentro e fuori (soprattutto) lo spogliatoio e si ritrova invece alle prese con modi di fare dirompenti. poco diplomatici, che stanno allargando solchi e alimentando divisioni.

Alla fine poi è logico prendersela con la proprietà o con Cognigni, responsabili di tutto, ma è altrettanto logico sottolineare come molte delle inutili tensioni degli ultimi mesi e la sbagliatissima decisione di confermare Sousa portino tutte la firma di Corvino. Con Borja serviva più tatto e anche la proprietà non è felice per come è finita questa storia con altre accuse, contestazioni e striscioni che potevano essere evitati. Ma Corvino è questo. Anche nella precedente gestione aveva finito per rompere con Prandelli, aveva diviso la città al grido di e di un Corvino-bis forse non c’era bisogno. Dico questo perché la durezza nei rapporti e nelle trattative non sono la strada migliore quando ti chiami Fiorentina.

Se fai il braccio di ferro perdi sempre. Arriverà di sicuro anche il caso Kalinic. Ma che senso ha far dire ai trombettieri che se non arrivano oltre 25 milioni Kalinic resta a Firenze? La cessione andava gestita prima e meglio, non si può arrivare a metà luglio con una vicenda aperta da gennaio. E ora che il giocatore ha l’accordo con il Milan come si torna indietro? Ma anche Bernardeschi sta scappando di mano. Da Ibiza neanche una parola carina per la Fiorentina, anzi un messaggio chiaro: chi vuol far carriera vada via. Non è possibile che nessuno gestisca i giocatori e le situazioni. Andrà alla Juve e lo sappiamo ma c’è modo e modo E quando ho voglia di mettere una pietra sopra l’ultimo anno devastante, continuo a vedere cose non di calcio. Sbagliatissime. Un tesserato viola che parla bene di altre società e snobba la sua non deve esistere. Ma ho anche la sensazione di una costante fatica per raggiungere gli obiettivi.

Ripeto una cosa già scritta. Se è vero che Corvino è il Dg, non può e non deve avere autonomia totale. Le sue idee e le sue iniziative andrebbero valutate dalla presidenza, dall’allenatore e dal Club manager Antognoni che rappresenta la proprietà. Purtroppo non succede e così nasce un caso dopo l’altro o si continua a usare i trombettieri per far parlare di acquisti di ragazzi di 17 e 18 anni spacciandoli per grandi colpi quando forse andranno in Primavera. Ha ragione Pino Vitale, tanti soldi spesi in scommesse quando ci sarebbe bisogno di certezze-certe. Ma per queste i soldi non ci sono se prima non si vende. Sembra la storia del famoso gatto… E se è vero che Corvino va lasciato lavorare e noi i conti li faremo a fine mercato sperando faccia un’ottima squadra, così non può essere per la società che in tutte le ore del giorno dovrebbe concordare con il Dg le cose da fare e da comunicare.

Nel frattempo risulta che la vicenda Simeone sia in stand-by. Preziosi vuole venti, Corvino vuole chiudere a quindici. Ma in mezzo c’è Kalinic.. Anche Eysseric è fatta, ma anche qui aspetto di vedere il giocatore in Italia. Su De Roon, invece, dico magari. Con l’Atalanta ha fatto benissimo giocando davanti alla difesa. È un ex difensore centrale che si è riscoperto ottimo centrocampista. Un Badely più fisico. Piaceva anche a Pradé, ma non ditelo a Corvino altrimenti non lo prende più….