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LA VIOLA CHE HA DETTO AL CAMPIONATO: "EHI, IO CI SONO!". STASERA IN SCENA NELLA GARA FANTASMA IN SVIZZERA. AUTOCRITICA PER UN GIUDIZIO TROPPO SEVERO

di Stefano Prizio

La Fiorentina vince in esterna a Lecce con un punteggio roboante, allunga il filotto positivo e balza in avanti in graduatoria. Eppure andando a compulsare i commenti dei tifosi, specie sui social, ma anche nei messaggi alla radio, di cosa si discute? Di Vincenzo Italiano, l’ex tecnico viola che a Bologna ha le sue difficoltà. Una delle periodiche fissazioni, leggi fittonate, del popolo gigliato o almeno di parte di esso (specie sui social). Eccola la Firenze viola, bella, unica e un po’ grulla. Che poi nella gara di Lecce gli argomenti non mancherebbero, anche quelli tra le pieghe: ad esempio quella ragionevolezza di Palladino il quale sa ascoltare ciò che gli si dice intorno, senza aversene a male, ma anzi riflettendoci e nel caso, mutando parere. Infatti quando si è fatto male Gudmundsson, unica vera ombra sui novanta minuti  salentini, il tecnico ha dato fiducia a Beltran che sembrava ormai ai margini della squadra e l’argentino ha ripagato l’allenatore sfoderando una prova convincente, Raffaele è contento non si è mai laureato, ma ha studiato e guarisce la gente, vengono in mente le parole di Edoardo Bennato in ‘ Venderò’. 

Comunque sia la Fiorentina adesso pare essersi svelata per quello che è, mostrando al campionato il suo vero potenziale che al momento vale addirittura il quinto posto in classifica e dicendo a tutte le rivali: "Occhio che io ci sono!". 

Ma veniamo a noi, i lettori di cose viola sono ormai avvezzi a leggere o udire commenti auto celebranti, auto citazioni tese a mostrare narcisisticamente quanto questo o quel collega ci avesse azzeccato, l’avesse previsto. Ed è tutto un florilegio di ‘ come vi avevo detto’,’ così come dicevo’( noi di solito ce ne asteniamo ma anche questa è una auto citazione celebrativa). È quindi corretto oggi da parte nostra proporvi una autocitazione non di abiura, bensì di autocritica, il riconoscimento di un errore o almeno di eccessiva severità di giudizio, insomma una valutazione ‘padellata’, come si dice a Firenze, nel soppesare l’ultimo mercato della Fiorentina. Ebbene, in sede di pronostico assegnammo al mercato un 5,5 o  6 meno, un voto che alla luce di questa Fiorentina ottobrina appare presentemente  troppo rigido.

Oggi daremmo una valutazione diversa e più alta. Intendiamoci, crediamo che la campagna acquisti abbia profili di criticabilità, intanto per i tempi troppo dilatati, dipoi per la mancanza di un'alternativa di ruolo a Kean, infine è probabile che in difesa si potesse fare qualcosa di più e di meglio, tuttavia è facile parlare a ragion veduta e va ricordato che per giudizi esaustivi occorre attendere un altro po’ di tempo, però l’impressione è che con tutti i distinguo il club sia riuscito a consegnare all’allenatore un organico di qualità, assortito, funzionale e soprattutto competitivo.

Ma mentre la Fiorentina si bea della lusinghiera posizione in campionato, è già tempo di Conference. Palladino e i suoi vanno in scena stasera a San Gallo, gli svizzeri non spaventano ed è probabilmente questa l’insidia maggiore di questa partita fantasma, nel senso che dopo la vittoria in Puglia tutti, probabilmente anche i giocatori, hanno virato i pensieri sulla sfida con la Roma, non badando granchè al San Gallo. Tuttavia la gara nella terra degli Elvezi sarà utile per vedere all’opera elementi della rosa che finora hanno avuto meno spazio, non partecipando direttamente al recente periodo col vento in poppa, col rischio di sentirsi meno coinvolti nella squadra. Stasera sarà la loro occasione, per taluni l’ennesima, quindi da non sbagliare. L’occasione fa l’uomo ministro diceva il raffinato scrittore e umorista Marcello Marchesi.