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LA VOGLIA DI SENTIRSI VIVI

di Lorenzo Marucci
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Che sia diventata la partita dell’anno ormai è stato detto e scritto in tutte le salse. C’è però anche un sentimento diverso e ulteriore che accompagna questa partita e che potrebbe regalare un pizzico di carica in più a tutti, ai giocatori ma anche all’ambiente. Quella della Fiorentina è stata una stagione grigia e deludente ma da parte di tutti c’è la disponibilità a turarsi il naso in questa settimana. E c’è inoltre quel desiderio di tornare a sentirsi vivi. Ormai quest’anno anche a livello dei media nazionali la Fiorentina ha trovato spazio più per polemiche o discutibili comportamenti di alcuni giocatori che per i risultati positivi. Certo, ci sono state le prodezze di Jovetic, che hanno permesso alla squadra di restare a galla (a proposito, l’anno passato la Fiorentina senza il montenegrino chiuse il campionato a 51 punti, quest’anno riuscirà ad eguagliare questo traguardo nonostante la presenza di Jo-Jo?) ma per il resto la Fiorentina è progressivamente uscita dalla considerazione di tutti. Ecco, per una volta al di là del fatto che questa sarà la partita dell’anno, c’è anche la voglia di riprendersi qualche prima pagina. Lo sperano naturalmente pure i tifosi che nella partita d’allenamento si sono fatti sentire con i classici cori anti-Juve ma anche con una serie di slogan pro Fiorentina per ribadire ai calciatori quanto conti questa gara. Bene ha fatto la società a porre la questione dell’arbitraggio. La Juve si lamenta del trattamento ricevuto a Genova ma la Fiorentina – che ha già pagato dazio a Parma – non vuol rimanere scottata per episodi che non possono riguardarla.
  I giocatori sembrano aver capito l’importanza della partita ma non sarebbe stato disdicevole riunire qualche ex viola per spiegare a tutto il gruppo cosa rappresenti la partita contro la Juventus. Siamo convinti che l’esempio e i ricordi di Celeste Pin, Alberto Di Chiara, Beppe Iachini e Carlos Dunga (solo per citarne alcuni) avrebbero potuto essere utili per indicare la via e alzare il loro livello di combattività. Potrà anche non vincere la Fiorentina ma stavolta al primo posto dovrà  esserci la combattività.
Lorenzo Marucci