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LA ZONA EUROPA LEAGUE È LÌ. FIORENTINA, NON PUOI PIÙ SBAGLIARE. BASTEREBBE UN PO' DI CONTINUITÀ. L'ESORDIO DI SAPONARA È UNA POSSIBILITÀ

di Mario Tenerani

Con fatica, sudore, merito e un po' di casualità la Fiorentina si è riaffacciata alla zona Europa League: a due punti dall'Atalanta e a cinque dalla Lazio, collocata al quinto posto. La Coppa Italia si sta mettendo bene, nel senso che la potrebbe vincere una squadra già con l'Europa in tasca e in questo caso libererebbe il sesto posto. Il Milan (37 punti come i viola) ha una gara in meno che recupererà a Bologna l'8 febbraio, il giorno seguente alla sfida dei viola all'Olimpico. La Fiorentina è lì, non più distante come qualche tempo fa, ora si gioca tutto con buone chance, ma deve assolutamente trovare un filo di continuità. I punti gettati al vento quest'anno con Crotone, Sampdoria e Genoa (andata e ritorno) devono servire da faro per illuminare la strada. Mai più aiuti alla concorrenza. Stava per accadere anche a Pescara, meno male che a un pugno di secondi dal termine Tello ha pescato il jolly. Tre punti pesanti anche perché fabbricati con una prestazione francamente mediocre, a parte la mezz'ora finale. Probabilmente i viola hanno confermato la loro tendenza a giocar bene sempre (o quasi) contro le grandi e molto meno contro le piccole. Partendo da qui potremmo immaginare una grande partita per Sousa e i suoi uomini martedì a Roma. 

I valori tecnici spingono dalla parte di Spalletti, i giallorossi però non sembrano vivere il loro periodo più fulgido, quantomeno sul piano del gioco. Hanno perso con la Samp e vinto in modo rocambolesco con Udinese e Cesena in Coppa Italia (rigore di Totti alla scadere molto contestato dai romagnoli). Questo significa poco, però, se pensiamo al cammino della Roma i casa in questa stagione: devastante. In campionato, mettendo anche il derby seppur giocato in trasferta, Spalletti ne ha vinte 11 su 11. A questa striscia si possono aggiungere 3 trionfi della stagione scorsa che fanno 14 (il tecnico di Certaldo ha battuto il record della Roma del Testaccio, quella degli anni Trenta). In Europa League all'Olimpico solo un pareggio (3-3 con l'Austria Vienna). Ultima sconfitta? Era il 23 agosto, play-off Champions League: 0-3 col Porto. 

Numeri che devono tenere svegli viola: vincere a Roma sarebbe un'impresa, ma vala le pena provarci. Con le armi che sono prerogativa della Fiorentina. Di sicuro Bernardeschi e compagni non troveranno un muro davanti, la Roma gioca e lascia giocare. Sarà una battaglia tattica, fisica, ma con la tecnica al potere. Roma-Fiorentina non sarà mai una sfida banale. 
Sousa potrebbe calare un asso, un calciatore che a Spalletti è sempre piaciuto tanto: Riccardo Saponara. Il trequartista, colpo di Corvino nel mercato di gennaio, è arrivato da Empoli con un problema alla caviglia che lo ha fermato per 10 giorni. Lo staff medico della Fiorentina lo sta monitorando, il recupero è imminente: potrebbe essere a disposizione martedì sera. Detto che integrarsi subito in un impianto di gioco diverso non è mai facile, l'intelligenza tattica di Saponara potrebbe fare la differenza. Sarebbe divertente vederlo in campo. Lo sarebbe ancora di più se per il suo esordio, alla fine, ad essere allegri fossero solo i viola...