.

LAURINI LA FOTOGRAFIA DI UN MERCATO IMPROVVISATO E DI UNA FIORENTINA IN DIFFICOLTÀ. PER FORTUNA NON È FINITA: SI CERCANO UN ESTERNO SINISTRO (STRINIC) E UN ATTACCANTE ESPERTO. DE LAURENTIIS HA CHIAMATO COGNIGNI PER CHIESA

di Enzo Bucchioni

Sei alla canna del gas e che fai? Vai a prendere il terzino Laurini dall’Empoli, appena retrocesso in serie B.

E’ questa l’ultima fotografia di una società in chiara difficoltà e di un mercato viola senza programmazione, sempre in ritardo, improvvisato, penalizzato e penalizzante al punto che al quindici d’agosto non c’era ancora la bozza di una squadra.

Purtroppo nessuna meraviglia per le due sconfitte consecutive e la partenza ad handicap. Con rammarico, ma l’avevo ampiamente previsto.

E’ questo il risultato della gestione naif di Pantaleo Corvino che per altro (o purtroppo) ha la completa approvazione di un DDV palesemente contento di una campagna-cessioni che gli ha fruttato un centinaio di milioni di euro.

Forse a Diego importa un po’ meno o nulla che la Fiorentina sia stata smembrata e svenduta, ma questa è l’amara realtà da noi denunciata giorno dopo giorno in questa estate con poco senso e con poco calcio.

Torniamo a Laurini. Domenica sera, dopo la sconfitta con la Samp e l’imbarazzante vuoto sulla destra della difesa, ho esclamato in una diretta radiofonica: "Se non sanno cosa fare glielo suggerisco io, vadano almeno a prendere Laurini che l’Empoli sta vendendo proprio alla Samp. E’ più forte di Tomovic e di Gaspar ".

Era una chiara provocazione. Ma anche la denuncia di un immobilismo palese e di incertezze evidenti. Ma come si fa a ripresentarsi con Tomovic a destra e Olivera a sinistra dopo la scorsa, sventurata stagione?

L’abbiamo detto e ridetto per tutta l’estate. Ora che mancano tre giorni alla fine del mercato e non ci sono altre soluzioni, ecco che se ne sono accorti anche loro e arriva davvero Laurini.

Spero non abbiano ascoltato il mio consiglio alla radio, sarebbe ancora più deprimente.

Intendiamoci, nel ruolo di terzino destro Laurini di sicuro è meglio di Gaspar e di Tomovic, ma avrebbe avuto un senso andare a prenderlo a giugno, fare della programmazione. Prenderlo oggi significa solo tappare un buco, non scegliere, ma accontentarsi e prendere quel che resta in giro per tamponare una falla evidente. La canna del gas, appunto.

Tre mesi fa comunque, invece di un Gaspar qualsiasi, avresti potuto trovare qualcosa di meglio, anche in Italia. Oppure potevi pensare di tenere Venuti: giovane più giovane meno….. 

Dunque, dall’improvvisazione è uscito Laurini. Non è un campione, ma un onesto terzino come quei medici che, disse Scibilia, "non ti fanno morire, ma non ti fanno mai stare bene bene".

Un giocatore da sei e di questi tempi è tanta roba. Viene dalla scuola Sarri, Giampaolo, Martusciello, di sicuro tatticamente è preparato e conosce i movimenti difensivi. Non ha gran fisico, ma cattiveria giusta. Per me in questa Fiorentina diventerà titolare subito e sarà utilissimo.

Il primo acquisto nei giorni finali di trattative dunque è arrivato, alla faccia dei trombettieri (che ora stanno abbandonando la nave) e dei professorini del "il mercato viola è chiuso".

E non finirà qui. Come vi abbiamo sempre detto, la società ha capito gli errori e le difficoltà e ha dato l’ok a Corvino per portare a casa alcuni giocatori esperti, esuberi di società importanti o a fine corsa, da prendere in prestito o con diritto di riscatto.

I ruoli da coprire sono due, l’esterno sinistro basso e un attaccante, preferibilmente esterno.

Fra i tanti errori commessi, la Fiorentina società (prosit) ha capito che questa squadra è troppo giovane, soprattutto in reparti come l’attacco. Servono giocatori d’esperienza e di carattere che aiutino la crescita di Simeone e Chiesa. Non può pesare tutto sulle spalle di due talenti non ancora pronti. Così si cercherà di portare a casa un’operazione alla Vieri di qualche anno fa, tanto per capirci. Lo stesso discorso vale per la fascia sinistra.

A destra Laurini retrocesso con l’Empoli, a sinistra Biraghi retrocesso con il Pescara. Sembra una barzelletta. Se a questo aggiungiamo che la coppia di centrali Veretout-Sanchez ha portato in B l’Aston Villa, il quadro è completo. Tocchiamo ferro e guardiamo avanti.

Per la fascia sinistra, dicevamo, si guarda soprattutto a Strinic, nazionale croato del Napoli. Sarebbe un bel colpo.

Comunque la linea è tracciata, Corvino non starà con le mani in mano in questi ultimi tre giorni. La società lo pretende. Avvertite quelli del mercato chiuso e anche quelli che "arriva Jovetic" (è al Monaco), l’hanno scritto per un anno e mezzo. Auguri.

Sempre in chiave mercato, vi segnalo che De Laurentiis è un vero martello. Non trovando i "Fratellini a Pallini", entrambi in paradisi dorati fino a giovedì scorso, il presidente del Napoli ha richiamato il presidente Cognigni per dirgli ancora una volta "voglio Chiesa, dammi Chiesa, quanto volete, lo voglio a tutti i costi".

La risposta è stata ferma e cordiale: non è in vendita, mi dispiace.

Io gli consiglierei di ripassare l’estate prossima, ma De Laurentiis non ha bisogno di consigli.

In attesa degli ultimi colpi, torno brevemente sulla gara di domenica. Dieci e lode al pubblico che ha capito tutto molto prima e meglio di tanti giornalisti e di tanti soloni.

Il ridimensionamento è evidente, la squadra vale la metà della scorsa stagione, ma la Fiorentina è sempre la Fiorentina.

Come tutti i figli in difficoltà, va amata e sostenuta ancora di più, alla faccia dei Della Valle che non ci sono, che non vanno neppure a Madrid e vendono tutto. La Fiorentina è dei fiorentini, almeno nel cuore.

Il triangolo tifosi-Pioli-giocatori può davvero diventare il vero valore e la vera forza di una stagione che credo (sperando di sbagliare) di prevedere difficile e complicata.

I tifosi non faranno mancare il sostegno, mai.

Pioli sta lavorando duro, non per la sua carriera, ma per la Fiorentina.

I giocatori hanno capito che dando tutto  a Firenze, possono avere in cambio tutto e di più.

Dopo i ko con Inter e Sampdoria, alla ripresa del campionato c’è il Verona. Attenti, è squadra neopromossa, al momento più solida della Fiorentina. Ma due settimane di lavoro serviranno per dare gioco, intesa e amalgama migliori. Fra l’altro ci raccontano che tornerà Saponara, un elemento molto atteso.

A questo proposito mi chiedo e chiedo a Pioli, rispettando il suo lavoro, se non sia il caso di rivedere il modulo.

Con Badelj, Benassi, Veretout e Saponara tutti disponibili, non credo sia logico mandare in panchina neanche uno di questi. Anzi, l’ossatura della squadra dovrebbe essere fatta proprio con loro, mix di esperienza, geometria, forza, quantità e qualità.

Nella mia ignoranza calcistica immagino Badelj vertice basso, Benassi e  Veretout interni, Saponara a ridosso delle punte che possono tranquillamente essere Simeone e Chiesa o, in alternativa, Simeone e Babacar o Chiesa e Babacar. Insomma, in questa fase di difficoltà, forse aggrapparsi ai giocatori più solidi e ai moduli più semplici, potrebbe essere saggezza pura senza rinnegare il lavoro fatto fino ad oggi che potrà tornare utile quando la squadra avrà maggiori certezze. Anche in classifica.