LAVORI STADIO FRANCHI, APPALTO INTEGRATO PER GUADAGNARE 30 MILIONI
Il Comune di Firenze entro la fine del 2022 (la scadenza è il 31 dicembre) pubblicherà la gara per la ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi, utilizzando la procedura ristretta prevista dal codice degli appalti. Questa sarà sviluppata tramite l’appalto integrato: un'unica gara con unico aggiudicatario che si occuperà sia della progettazione esecutiva, sia della realizzazione dei lavori di ammodernamento.
La scelta di anticipare i tempi è dovuta alla possibilità di usufruire di ulteriori fondi che saranno stanziati per sostenere l'aumento dei costi delle lavorazioni. Il Ministero dell’economia e finanze definirà entro il 16 novembre la somma effettivamente assegnabile sulla base delle richieste ricevute (Palazzo Vecchio si è già attivato, i termini scadevano lunedì) e con quelli già stanziati dallo Stato per la revisione dei prezzi l'incremento, rispetto ai 150 milioni finanziati inizialmente, potrebbe essere di 30 milioni.
Questa scelta ha i suoi pro ed i suoi contro.
Indubbiamente la possibilità di assicurarsi un incremento dei fondi del 20%, visto il momento di crisi ed incertezza dovuto alla situazione che riguarda tutto il mondo, è un aspetto positivo. L'aspetto negativo è che seguendo questa strada, ed interpretando le norme, ARUP (lo studio che si è aggiudicato il concorso per ristrutturare lo stadio e riqualificare l'area attigua allo stesso), una volta consegnato il progetto definitivo non potrebbe occuparsi di quello esecutivo, anche se potrà essere incaricata della direzione dei lavori e del coordinamento della sicurezza. È facile capire che la progettazione esecutiva per chi ha seguito passo dopo passo la genesi della ristrutturazione dello stadio sarebbe più agile, mentre chi se la aggiudicherà, per forza di cose, sarà costretto ad analizzare ed interpretare un'idea altrui.
Riassumendo: il percorso prevede che sia bandita una gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori, con lo studio di progettazione che si deve occupare dell'esecutivo individuato dalle società o dalle associazioni temporanee d'impresa vincitrici. Il progetto, una volta redatto e approvato, dovrà essere verificato da una società scelta da Invitalia, un'agenzia governativa per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, costituita come società per azioni e partecipata al 100% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Per garantire il rispetto dei tempi (partenza lavori ad inizio 2024 e termine entro il 2026) l'aggiudicazione definitiva dovrà avvenire entro il prossimo mese di luglio (a meno che il nuovo Governo non intervenga sui limiti temporali). Per questi motivi – fonti qualificate del Comune di Firenze – spiegano che il disciplinare del bando di gara per i lavori e il progetto esecutivo sarà assai stringente, ovvero potranno parteciparvi esclusivamente ditte e progettisti di altissimo livello, tant'è che in Italia poche aziende potranno prendervi parte individualmente, ma dovranno associarsi affinché possano soddisfare gli standard richiesti. Inoltre il progetto definitivo di ARUP (da consegnare entro fine gennaio 2023), una volta approvato, non potrà subire cambiamenti. Nella prima fase (da attivare entro fine 2022) sarà richiesto di presentare la volontà di partecipazione al bando e pertanto, a chi concorrerà non è previsto di mettere a disposizione il progetto definitivo, ma sarà solo necessario definire gli elementi essenziali e i costi dell'intervento.
Il Sindaco Dario Nardella, in merito a questa scelta (che oltre all'impianto sportivo riguarda anche i fondi per le nuove linee della Tramvia), ha spiegato che “la realizzazione dello stadio è messa al sicuro definitivamente con queste ulteriori risorse”. “Firenze – ha sottolineato – sta completando la più grande trasformazione degli ultimi cinquanta anni”.
L'augurio è quello di vedere l'ultimazione di questa trasformazione nel rispetto dei tempi dichiarati.