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LAVORO! LAVORO! LAVORO!

di Franco Ligas

La voglia di giudicare l'ultima prestazione della Fiorentina in maniera netta e brutale c'è. Dopo le manifestazioni di gioia collettiva per l'arrivo di Delio Rossi ed il pareggio favorito da due errori arbitrali verrebbe da chiedersi: Molto rumore per nulla?
Se per un attimo dimentichiamo quanto è successo negli ultimi quindici giorni, il cambio di allenatore, e vogliamo chiudere velocemente la pratica Milan, potremo scrivere che sabato sera abbiamo visto la "solita Fiorentina". Quella che non ha un gioco offensivo perché non ha un gioco e resta arroccata davanti a Boruc.
Verrebbe da dire che i centrocampisti hanno dimostrato disciplina tattica e generosità ma se il possesso palla degli avversari è stato del 76% vuol dire che i viola sono stati a guardare correndo, questo è vero, per sostenere la difesa. Boruc è stato determinante quanto Abbiati inoperoso. L'unico vero tiro verso la porta rossonera, e senza nemmeno centrarla, è stato di Pasqual nel finire della partita.
Quando ho letto, in compenso, pagelle altissime per i viola e meno lusinghiere per i giocatori di Allegri mi sono svegliato. Colpa o merito della voce di Delio Rossi. Parlava in televisione  della soddisfazione per il pareggio contro una Grande. Non si è sbrodolato, credo e spero di aver capito, perché il suo lavoro comincerà soltanto da domani e negli altri giorni a seguire. "LAVORARE, LAVORARE, LAVORARE...è la mia regola" ha detto il giorno della presentazione ufficiale.
"LAVORARE"  per dare un'anima a questa squadra, "
LAVORARE" per ricostruire quei giocatori che valgono più di quello che dimostrano (Vargas, Gilardino, Cerci, Munari, Kharja) e gli altri che, avendo meno spazio o niente, parlano di trasferimento anziché mettere in difficoltà l'allenatore con prestazioni convincenti anche in allenamento. L'ultimo "LAVORARE" va diviso fra lo stesso ROSSI e Pantaleo Corvino. Il direttore, in questa fase di campionato, deve acquistare quei giocatori funzionali alla filosofia del gioco dell'allenatore rinunciando, SOLO e SOLTANTO in questa fase, alla scoperta di futuri quanto improbabili fuoriclasse. L'allenatore deve affidarsi a quei giocatori che cantano e portano la croce. La responsabilità di indossare la maglia viola lo impone. Altrimenti sarà un "LAVORARE" inutile e la Fiorentina resterà l'undicesima o dodicesima forza del campionato.
P.S.: Venerdì sera ho visto Giovanni Branchini: mi ha confermato che Riccardo Montolivo resterà in viola fino al giugno 2012. La destinazione la troverà giocando al meglio e chiaramente meglio in questo campionato 2011/2012.

Franco Ligas 

giornalista Mediaset