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LECCE IL PRIMO DI SETTE ESAMI PER GIUDICARE CARATTERE E PERSONALITÀ, ANCHE E SOPRATTUTTO LONTANO DAL FRANCHI

di Tommaso Loreto

Due settimane piene, per lavorare con un pizzico di serenità in più ma soprattutto in attesa di capire se la Fiorentina è realmente sulla strada giusta. Il successo sul Milan ha sì regalato quel bonus di fiducia che soprattutto Palladino necessitava dopo l’avvio altalenante, ma ha anche lasciato sensazioni tutte ancora da confermare, a cominciare da un atteggiamento da mantenere inoltrato per 90 e passa minuti, e che i viola faranno bene a bissare anche oggi in Puglia.

Dubbi sulla sinistra - Di certo dopo le indicazioni che si sono susseguite all’intervallo della gara con la Lazio, sorta di primo spartiacque stagionali, raccontano di un tecnico sempre più convinto di un assetto più equilibrato, con 4 difensori davanti a un intoccabile De Gea, 2 mediani in regia, il duo Bove-Colpani chiamato a sacrificarsi a seconda delle fasi della partita e Gudmundsson a sostegno di Kean. E’ quindi sulla corsia mancina che resta in bilico la maglia da titolare di Gosens, non propriamente esaltato dalla posizione arretrata e tallonato da Biraghi che potrebbe tornare dal primo minuto

Sette camice per sette esami - Intanto da oggi comincia il secondo tour de force della stagione, nuova tranche di partite in cui rispetto al recente passato la Fiorentina scenderà in campo ogni tre giorni alternando campionato e Conference League. Ancora alla ricerca del primo successo esterno Palladino e i suoi anche sotto il profilo della personalità dovranno rispondere presente, dimostrando come pure lontano dal Franchi sia possibile rivedere quelle ripartenze che hanno ingabbiato e alla fine sconfitto il Milan.