.

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE: A GENNAIO GOL, NON AUTOGOL, CON VLAHOVIC E RINFORZI PER L'EUROPA

di Leonardo Petri

Mi appello al Presidente della Fiorentina Rocco Commisso, l'unico che ha potere decisionale e può dire l'ultima parola sulla questione Vlahovic. Presidente, la scongiuro, per il bene della Fiorentina non commetta il terzo errore di questa triste telenovela, non venda Vlahovic a gennaio, si concentri sugli obiettivi sportivi, su questo bel campionato che sta regalandole il suo allenatore e la sua squadra, non indebolisca la Fiorentina proprio adesso, anzi le dia la spinta decisiva per permetterle di lottare per il ritorno in Europa. Almeno ci provi perché, se lo farà con convinzione, a giugno tutto potrà apparirle sotto una luce diversa, migliore.

Presidente non si faccia ancora una volta sopraffare da emozioni e impulsività come ha fatto con la comprensibile ma intempestiva dichiarazione sul rifiuto del giocatore a rinnovare il contratto; Presidente non si fidi più di nessuno, non tenga conto delle promesse del calcio, non abbia fiducia di convincere qualunque calciatore a restare a Firenze per riconoscenza. Non sono più quei tempi, non è il momento per le ingenuità, è il momento di ragionare a mente fredda e lucida su quale sia il bene viola, ovvero tenere Vlahovic fino a giugno, accontentare Italiano e provare finalmente l'ebbrezza di lottare per qualcosa di concreto. 

Non si fidi Presidente. Neppure se i suoi dirigenti le diranno di trattative avviate, di club pronti a spendere cifre folli per il giocatore, di Conte che ha espressamente chiesto il nove serbo, di Emiri del Newcastle o ritorni di fiamma da Madrid. Perché, come in tanti sostengono, se Vlahovic ha realmente un accordo con una squadra tutto questo sarà l'ennesima perdita di tempo e il giocatore rifiuterà ogni soluzione che gli verrà prospettata.

E se quella squadra fosse la Juventus sarebbe un grande, grandissimo, gigantesco problema perché Lei certo non può darglielo a gennaio e certamente non potrà darglielo alle condizioni di Chiesa.

Inoltre non si fidi di chi le sbandiera adesso la possibilità di incassare sessanta settanta milioni. Quelli li ha rifiutati proprio Lei ad agosto quando io ero fra i pochi a sostenerla nell'eventuale cessione. Oggi quella cifra è fantamercato, a giugno mancherà un anno alla scadenza, a febbraio 2023, subito dopo un eventuale Mondiale da svincolato, Vlahovic firmerebbe per chi vuole, il coltello dalla parte del manico non è più viola. Paradossalmente l'unico modo di proteggersi dal mancato guadagno è giocare con Vlahovic questo campionato sperando nell'Europa.

E deve arrabbiarsi Presidente per ben altre situazioni. Lo sa Presidente Commisso che Milenkovic, Pulgar e Dragowski hanno la scadenza nel giugno 2023 esattamente come Dusan? A gennaio impegni i suoi dirigenti nell'evitare altri bagni di sangue. E le farò un paradosso, visto che quell'anno in più di Milenkovic mi è sembrata più un'elemosina che un rinnovo, a gennaio venda lui piuttosto, anche in virtù dei buoni rapporti con Ramadani che potrebbero garantirle trattative più agevoli e forse remunerative. Anche perché sostituire uno stopper è decisamente più semplice che sostituire questo centravanti.

Pretenda, Presidente della Fiorentina, che gli uomini su cui ancora, abbastanza inspiegabilmente, ripone la sua fiducia stavolta, per davvero, non si facciano trovare impreparati e il due gennaio l'esterno e il sostituto del bomber siano ai Campini. Berardi, Orsolini, Gonzalo Plata; Borja Mayoral, Scamacca, Lucca. Prendete adesso una decisione e concludete, senza le solite beghe con le commissioni o bizze varie. Non servirebbe altro Presidente, anzi sì, una cosa ancora sarebbe importante. Lo convince Lei il suo dirigente Burdisso che è in grado di trattenere Gonzalez e Quarta e magari di comprare qualcuno di forte sul serio? 

In fede, un suo potenziale grande sostenitore.