LISANDRO LOPEZ SEMPRE PIÙ VICINO. LA DIFESA DA RINFORZARE È UNA PRIORITÀ. SUAREZ: PARTENZA POSSIBILE. LA FIORENTINA DI BASILEA HA DIMOSTRATO TANTO
Nessuno tra i viola si sarebbe augurato di trascorrere una serata come quella di Basilea, ma certe battaglie aiutano a crescere. Servono al tecnico per misurare il profilo caratteriale del proprio gruppo. Aver giocato un tempo e mezzo in inferiorità numerica e contro un arbitro incapace fino al ridicolo, ha rappresentato un test di grande difficoltà. Bene, i viola lo hanno superato a pieni voti. Senza questi due handicap, la Fiorentina avrebbe vinto senza tentennamenti. Dalla Svizzera Sousa torna con nuove convinzioni, con la certezza pressoché definitiva di avere tra le mani una squadra granitica nella coesione, forte nel temperamento e con una qualità sempre più definita. Basilea aiuta a guardare al campionato con una prospettiva positiva. Basilea, però, spiega anche che se questa squadra vorrà alimentare sogni scudetto e contestualmente portare avanti l’Europa League - con obiettivo 18 maggio finale proprio nella città elvetica -, dovrà essere rinforzata. Difesa come priorità, ma anche un esterno e magari un centrocampista. Le indicazioni di mercato arrivano direttamente da Paulo Sousa che dopo aver costruito una Fiorentina da vertice e aver puntato su Kalinic, gode all’interno della società di un fortissimo credito. Sousa vuole Lisandro Lopez e i dirigenti sono pronti ad accontentarlo. Il centrale del Benfica è sempre più vicino a Firenze. L’altro obiettivo saranno un centrocampista e un esterno: i candidati sono molteplici e la Fiorentina non ha ancora finito di sfogliare la margherita. Massima attenzione su diversi canditati. Suarez non è stato portato a Basilea non per una punizione dopo la disarmante prestazione offerta contro l’Empoli, ma per una riflessione, utile a giocatore, allenatore e società. I dirigenti non vorrebbero cederlo, ma se dovesse risultare evidente una sua incompatibilità con questo tipo di calcio, lo spagnolo verrebbe venduto. Al momento è una possibilità non remota. Roncaglia, invece, dovrebbe restare: un po’ perché secondo la società rispetto al passato gli errori sono diminuiti anche se quando si verificano, e Basilea è l’ultima perla di una lunga collezione, sono sempre gravi. Sousa sarebbe riuscito a migliorarlo rispetto ai tempi di Montella, ma non tanto da impedire reazioni come quelle di giovedì sera. Peccato davvero perché l’argentino ha qualità di esplosività, rapidità e aggressività sull’anticipo. In Svizzera due sere però l’ha combinata grossa… Lunedì di nuovo in campo: col Sassuolo sarà un’altra partita verità, ma la Fiorentina di Sousa sembra sempre più consapevole. Ha intenzione di tornare presto in testa…