LJAJIC, JULIO CESAR E LE CESSIONI A COMINCIARE DA VARGAS: DOPO LA TOURNÉE LE RISPOSTE. FIORENTINA A MOENA, PER IL PROSSIMO ANNO C'È L'INTER ALLA FINESTRA
Si è chiusa la parte più corposa della preparazione estiva, adesso due amichevoli importanti per avvicinarsi alle gare che conteranno veramente. Villarreal (stasera) e Sporting Lisbona (domenica sera) testeranno la condizione generale del gruppo viola (e il gruppo è da intendersi al lordo di Vargas che, come l'anno scorso a Istanbul, verrà messo in vetrina per eventuali acquirenti) visto che, dopo l’amichevole di domenica al “Jose Alvelade”, la nuova stagione sarà davvero dietro l’angolo. Qualche giorno di riposo, a cavallo di Ferragosto, gli ultimi allenamenti a ridosso della presentazione al “Franchi” del 20 agosto, e poi l’esordio nella gara d’andata del preliminare di Europa League nel quale sarà assolutamente vietato sbagliare.
Ecco perché le priorità del mercato dovranno essere risolte al ritorno dal Portogallo. La questione Ljajic, d’altronde, è stata forse l’unica nota in chiaroscuro di un’estate mai così orientata all’entusiasmo e all’ottimismo. Tifosi in fermento, abbonamenti a gogo, e una squadra che appare già tra le più competitive, sono tutti fattori finiti quasi in secondo piano di fronte alla querelle per il rinnovo di Ljajic. Cognigni e Ramadani, che già si sono sentiti, torneranno a parlarsi anche in presenza del padre di Adem e del procuratore Furtula, ma una cosa sembra già certa: per questa stagione Ljajic non andrà al Milan. E se, dubbi sul procuratore a parte, il serbo non vorrà rinnovare, o sarà ceduto all’estero oppure dovrà preparasi a un anno (in tribuna) da separato in casa.
Discorso leggermente diverso per il portiere. Contro Villarreal e Sporting, Neto si giocherà tutte le residue chance di fiducia, ma non è detto che anche di fronte a risposte positive il brasiliano sarà scelto come titolare. Perché i viola puntano sempre più insistentemente su Julio Cesar, e perché dopo l’accordo con il QPR la società attende che il nazionale verde-oro abbassi le pretese d’ingaggio. Se è vero che l’Arsenal resta alla finestra, è altrettanto vero che nell’anno del Mondiale in Brasile, per Julio, tornare protagonista in una Fiorentina dalle grandi ambizioni potrebbe essere la soluzione migliore.
In mezzo, poi, le tante cessioni da organizzare (Cassani, El Hamdaoui, Romulo, Olivera i primi nomi di una lista nella quale potrebbe finire anche Wolski, quest’ultimo però solo in prestito per fare esperienza) ed è fondamentalmente per questo motivo che Vargas si è aggregato al gruppo in partenza questa mattina per la Spagna, direzione Valencia prima, Villarreal poi. Ufficialmene il peruviano rientra in gruppo, sostanzialmente la Fiorentina spera che in queste due gare qualcuno faccia un pensierino a un suo eventuale ingaggio senza soffermarsi troppo sul suo attuale stipendio.
Intanto Moena ha salutato la Fiorentina dopo il secondo ritiro. Molto è migliorato rispetto all’anno scorso, e non solo perché l’ambiente viola si è ricompattato intorno a una squadra particolarmente rinforzata, qualcosa però può ancora essere perfezionato. Se i commercianti hanno infatti salutato con soddisfazione l’arrivo in massa di tifosi entusiasti, qualche delusione si è materializzata di fronte alle sedute annullate nel week end e a qualche sortita in centro dei protagonisti un po’ troppo sporadica. Su quasi tre settimane di ritiro, riferiscono dal Trentino, soltanto negli ultimi giorni si sono visti i giocatori passeggiare in centro tra una foto e un autografo. Il contratto tra il club viola e le istituzioni di Moena prevedeva due anni con opzione sul terzo, e in vista del prossimo anno la prima richiesta al club gigliato riguarderebbe proprio un pizzico di partecipazione in più. Anche perché, dietro l’angolo, ci sarebbero già nuove pretendenti per il ritiro di Moena, come l'Inter del toscano Walter Mazzarri.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it