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MA CHE FA CORVINO? SI COMPLICA ANCHE DE PAUL QUASI FATTO. OGGI IL CDA: O I DELLA VALLE ALZANO IL BUDGET O PERDONO L’ULTIMA OCCASIONE PER RIAVVICINARE LA CITTÀ. L’EUROPA LEAGUE IN ARRIVO, SERVE DI PIÙ

di Enzo Bucchioni

Un giorno dopo l’altro…. Il poeta la prenderebbe così, con filosofia. Noi che siamo più terra terra cominciamo ad esser preoccupati il giusto. Che fa Corvino oltre a comprare per la Primavera? 

Vi abbiamo parlato della disponibilità dell’Udinese a trattare De Paul, interessante esterno-trequartista argentino di 24 anni, dai piedi buoni, ma anche con i polmoni giusti. L’accordo sembrava vicino, ieri si poteva chiudere. E invece niente, Corvino tratta solo alle condizioni che vuole lui, ha preteso (come scritto martedì) che nell’operazione entrasse anche Saponara e il tutto si è arenato. Saponara l’Udinese non lo vuole, è una società che da sempre i giocatori se li va a scegliere. Ama vendere cash o quasi. 

E allora si va a fare un altro braccio di ferro con l’Udinese dopo avere clamorosamente perso Meret? 

Ora De Paul è congelato. Otto milioni per Corvino sono tanti e non si può dargli torto, ma poi magari ne va a spendere otto prendendo tre giocatori che assieme non valgono De Paul. Si vuole davvero fare una Fiorentina più forte o si gioca al direttore sportivo più intransigente?

Non solo De Paul. Non passa giorno che un giocatore accostato alla Fiorentina (ultimo Gonzalez, argentino, il nuovo Dybala) non vada poi in un’altra squadra (Inter via Cagliari). Del portiere Meret abbiamo ampiamente detto, inutile che i trombettieri continuino a parlare di una megalattica offerta, neanche fossero Fantozzi. Mi sembra di sentire quel mio amico che raccontava sempre: "Domani vado e faccio un’offerta da un milione per un attico in piazza Duomo". A lui sembravano tanti e si faceva grande, ma peccato che ne valesse tre di milioni, non l’ha mai comprato e ora vive in sessanta metri. I trombettieri abboccano, noi un po’ meno. Se si vuole comprare qualcosa di bello e di buono si deve pagare il giusto, altrimenti è fuffa. Astenersi prepotenti, perditempo e testardi. 

Non a caso i giocatori buoni comprati l’anno scorso (Pezzella, Simeone, Veretout, Benassi ed altri) sono costati parecchio. Con queste strategie al limite, il rischio è quello di rimanere a mani vuote e di passare al lato b, quello delle scommesse. 

Mi dicono che Corvino ha assoluta autonomia sul mercato, anche il presidente Cognigni non è informato, l’unico referente sarebbe Diego. E allora Diego si rende conto che questo mercato rappresenta l’ultima occasione per riavvicinare davvero la Fiorentina ai tifosi, ai fiorentini e a Firenze? Se il 19 agosto al via del campionato non ci sarà una Fiorentina veramente competitiva per l’Europa League, il disamore sarà doppio rispetto ai pre-Astori, c’è il rischio del sentirsi presi in giro. E questo sarebbe intollerabile. A maggior ragione serviranno investimenti e giocatori veri se la Fiorentina dovesse andare in Europa League al posto del Milan come sembra ormai scontato e salvo il giudizio del Tas. Il campionato è finito da oltre un mese e la Fiorentina rispetto a una stagione già difficilissima, si ritrova senza regista e senza portiere a fronte dell’arrivo di un difensore semisconosciuto.

Stamani ci sarà il Cda, l’ultimo della stagione. I bilanci pubblicati in questi giorni sono bellissimi per i ragionieri di tutto il mondo, un po’ meno se parliamo di calcio. Un’attivo enorme, assolutamente discutibile che ha portato a pagare un mare di tasse, si poteva evitare. E’ chiaro anche dai numeri che la dieta dimagrante è stata sbagliata. Il budget di spesa e il monte ingaggi vanno alzati altrimenti saremo ancora qui a vedere chi ha il braccino più corto. Spero che stamani qualcuno rifletta e la borsa si allarghi. Il giusto, ma si allarghi. Anche per non dare alibi a Corvino che mi sembra assolutamente arenato, non riesce a vendere neppure Cristoforo.

In compenso Skorupsky è andato al Bologna. Tanto per dire, il nostro Dg l’anno scorso ha regalato Zaniolo all’Entella: ora va dall’Inter alla Roma per sette milioni, e Fedriga, giovane difensore del 1999, sul quale il Torino aveva il diritto di riscatto a poco più di centomila euro, resterà al Toro. Mazzarri lo vuole in prima squadra. Nel frattempo il Sion sta cercando di bloccare Beloko, va per vie legali per via del contratto in essere, altro giovane preso nei giorni scorsi da Corvino. Ma robe normali mai?