MA ROCCO? DIVINAZIONI A PARTE SI ATTENDONO CERTEZZE SUL RITORNO DEL PRESIDENTE
Il fatto è che salta di più all’occhio perché prima era sempre qui: assisteva alle partite in casa, persino a quelle in trasferta, teneva lunghe conferenze stampa, rilasciava dichiarazioni a gò gò e se del caso non disdegnava di vivere la città, partecipando ad iniziative e a momenti sociali. Parliamo di Rocco Commisso, il presidente-proprietario della Fiorentina che manca da Firenze da ormai 5 mesi, Commisso infatti partì per tornare negli U.S.A. in fretta, ufficialmente per farsi curare una polmonite dai medici di casa sua, era il 3 Dicembre 2021 quando la partenza fu annunciata da una nota della Fiorentina, ‘per curare una fastidiosa polmonite’ recitava il comunicato stampa viola.
Nei mesi dall’America sono giunte a spizzichi notizie di ‘ fase di guarigione’, ma senza soverchi particolari. Il fatto è che il tempo è passato, la stagione calcistica è praticamente conclusa, ma del ritorno di Commisso non c’è ancora notizia certa. Naturalmente alcuni opinionisti- giornalisti han fatto a gara tra di loro per essere i primi a prevedere la data del rientro di Rocco, divinazioni che ogni volta spostavano più in là la data e quindi fu prima ‘rientra in primavera perché il clima è più mite, ma arrivata la stagione dei fiori si disse: ‘arriva in primavera inoltrata per accompagnare lo sprint della squadra’, e ancora, ‘ ritorna per il ritiro di Moena per programmare la prossima stagione’ e l’ultima recita ‘viene in agosto per l’inizio del prossimo campionato’.
Tuttavia il problema che forse ignorano questi cronisti col complesso del Mago di Arcella, troppo impegnati a sciorinare le proprie capacità divinatorie, è che la stessa area comunicazione del club non pare proprio avere idee chiare in merito a quando Rocco Commisso tornerà davvero a Firenze. Intendiamoci, la questione è strettamente personale e merita grandi rispetto e discrezione, ma poiché in questi casi il rischio è che le voci, anche le più maligne, si rincorrano incontrollate. Sarebbe d’uopo, così mi pare, che il club viola cercasse di dare se non una data precisa ( qualora non sia realmente ancora possibile), almeno un periodo certo di riferimento perché ci si attenda l’augurato ritorno in Italia di Rocco Commisso.
Non vi ammannisco con discorsi banalotti che sottolineano l’importanza della presenza del proprietario per una squadra che lotta per un obiettivo, né vi propongo antichi adagi come quello in stile Mastro don Gesualdo di Giovanni Verga che dice di come ‘l’occhio del padrone ingrassi le messi’. Dico invece che troverei bello che Rocco Commisso si godesse dal vivo il finale di questa stagione di rinascita per la Fiorentina che comunque sia non saranno gli ultimi due risultati a confermare o smentire. A maggior ragione se il campionato si concludesse in trionfo con la ciliegina dell’Europa, sarebbe giusto che Rocco raccogliesse l’abbraccio e il grazie della città che è ormai anche la sua.
E visto che c’è, tornando potrebbe risolvere alla ‘roccomaniera’, energica, spiccia e fin troppo padronale, tutti i nodi che bisogna sciogliere per chiarire il futuro prossimo di questa bella Fiorentina.